Riforma Nordio: Delmastro contro, Anm conferma le critiche, opposizioni chiedono le dimissioni
Scontro Governo sul Ddl Giustizia: Delmastro boccia la riforma Nordio
Un terremoto politico scuote il Ministero della Giustizia. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha pubblicamente criticato sul quotidiano Il Foglio la riforma della giustizia proposta dal suo stesso ministro, Carlo Nordio. Una dichiarazione che ha mandato in fibrillazione la maggioranza e scatenato le reazioni furiose dell'opposizione.
"Mi piace solo il sorteggio dei giudici", ha dichiarato Delmastro, stroncando di fatto gran parte del provvedimento. Secondo il sottosegretario, "il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) per i pubblici ministeri è un errore strategico". Una posizione netta e inaspettata, che ha costretto il ministro Nordio a una rapida replica: "Ci sono sfumature, ma c'è condivisione", ha affermato, cercando di stemperare la tensione.
La replica del ministro, però, non ha placato le polemiche. Il deputato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha chiesto chiarimenti immediati, sottolineando la gravità della situazione. L'opposizione è insorta, accusando il governo di profonda incoerenza e chiedendo le dimissioni del ministro Nordio. Il Partito Democratico e Azione-Italia Viva, in particolare, hanno parlato di un governo che "si sfiducia da solo", evidenziando l'impatto negativo di questa spaccatura sulla credibilità dell'esecutivo.
Anche l'Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha espresso preoccupazione. La presa di posizione di Delmastro, secondo l'ANM, "conferma i nostri timori" riguardo alla riforma, sottolineando le potenziali criticità del provvedimento. Nordio, dal canto suo, ha ribadito la compattezza del governo, ma le crepe sembrano evidenti e profonde.
La vicenda assume contorni sempre più drammatici, con il rischio di una vera e propria crisi di governo. L'attenzione è ora rivolta alla reazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e alle possibili conseguenze di questo scontro interno sulla già delicata situazione politica del Paese. L'epilogo di questa vicenda è ancora tutto da scrivere, ma una cosa è certa: la fiducia nel governo è stata fortemente scossa.
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