Mille alle prove di evacuazione: Musumeci parla di ipotesi più drastiche

Esercitazioni di Protezione Civile Disertate: Allarme per la Preparazione al Rischio Sismico

Allarme in Sicilia dopo le esercitazioni di protezione civile svolte con una partecipazione risicata. Il Ministro firma lo stato di mobilitazione generale.

La scarsa partecipazione alle recenti esercitazioni di protezione civile in Sicilia ha acceso un faro sulle reali capacità di risposta della regione in caso di sisma. Mentre il Ministro della Protezione Civile firma lo stato di mobilitazione generale, emerge un quadro preoccupante: solo mille persone hanno preso parte alle prove, a fronte di una popolazione a rischio significativamente più ampia.

Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso profonda preoccupazione per l'esiguo numero di partecipanti, sottolineando la necessità di una maggiore consapevolezza e impegno da parte dei cittadini. "È fondamentale che la popolazione sia preparata ad affrontare eventuali emergenze", ha dichiarato Schifani in una nota stampa diffusa ieri sera. "Le esercitazioni sono uno strumento imprescindibile per testare l'efficacia del sistema di protezione civile e per individuare eventuali punti deboli".

Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Siciliana, Alessandro Aricò, ha ribadito la necessità di investire in campagne di sensibilizzazione più incisive. "Dobbiamo lavorare per diffondere una cultura della prevenzione sismica, informando i cittadini sui comportamenti corretti da adottare in caso di terremoto", ha spiegato Aricò. "La partecipazione alle esercitazioni è un dovere civico, che contribuisce a salvare vite umane".

Le dichiarazioni del Presidente Schifani e del sottosegretario Aricò sono state precedute da quelle altrettanto preoccupate di altre personalità politiche. Il commento più duro è arrivato da parte di un'altra figura istituzionale siciliana, che ha sottolineato: "Non è il sisma a uccidere, ma le case". Questa affermazione, forte e drammatica, evidenzia la criticità delle infrastrutture e la necessità di interventi urgenti per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio. In parallelo, si è parlato anche dell'ipotesi di evacuazioni in alcune zone a rischio.

La situazione, quindi, appare critica. La scarsa partecipazione alle esercitazioni, unita alle precarie condizioni di molte abitazioni, sottolinea l'urgenza di un'azione decisa e coordinata per potenziare la prevenzione sismica in Sicilia e garantire la sicurezza dei cittadini. La mobilitazione generale firmata dal Ministro rappresenta un primo passo importante, ma è necessario un impegno collettivo, da parte di istituzioni e cittadini, per affrontare con efficacia questa sfida.

L'appello è chiaro: partecipazione attiva alle future esercitazioni e una maggiore attenzione alla sicurezza delle proprie abitazioni.

(14-03-2025 01:00)