Lilin minaccia Luca e Paolo: "Li ammazzerei"

Lilin minaccia Luca e Paolo: "Li ammazzerei"

Scalpore per le battute su Mattarella: Lilin minaccia Luca e Paolo

La proiezione di un video durante un incontro di filoputiniani a Genova, contenente alcune battute dei comici Luca e Paolo sulla raccolta firme per la richiesta di impeachment del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha scatenato una reazione furibonda. In particolare, lo scrittore filorusso Eduard Limonov, meglio conosciuto come Sasha Sokolov, ha espresso la sua indignazione con parole molto dure.

"Sfonderei il cranio all’uno e all’altro", ha dichiarato Lilin, riferendosi a Luca e Paolo, in un'intervista rilasciata a un media online. La sua dichiarazione, caratterizzata da una violenza verbale inaudita, ha suscitato condanne da parte di molti, che hanno sottolineato la gravità delle sue parole e la pericolosità di incitare alla violenza.

Le battute dei due comici, oggetto della polemica, erano state inserite in un contesto più ampio e, stando a quanto riportato da diversi siti, non erano dirette esplicitamente a insultare il Presidente Mattarella, ma piuttosto a criticare il clima politico. Tuttavia, la loro interpretazione da parte di alcuni settori dell'opinione pubblica e, soprattutto, la virulenta reazione di Lilin, ha acceso un dibattito acceso sui limiti della satira e sulla libertà di espressione.

Il video, che ha fatto il giro del web, ha rilanciato la questione della polarizzazione politica e dell’uso strumentale delle immagini e delle parole. L’episodio solleva interrogativi sulla responsabilità dei comici e sulle conseguenze di un linguaggio che, anche se inteso come satira, può essere recepito in modo completamente differente a seconda del contesto e delle sensibilità di chi lo riceve. L'episodio evidenzia inoltre la necessità di un dibattito civile e rispettoso, anche in presenza di opinioni divergenti, evitando il ricorso a minacce e violenza verbale. La reazione di Lilin rappresenta un esempio lampante di come le parole, soprattutto in un clima politico teso come quello attuale, possano avere un'eco devastante.

La vicenda è ancora in corso di sviluppo e si attendono ulteriori sviluppi, ma l'accaduto rappresenta un ulteriore campanello d'allarme sulla delicatezza del clima politico e sulla necessità di un confronto più sereno e costruttivo. Le istituzioni sono chiamate a intervenire per condannare esplicitamente le minacce di morte, ribadendo la necessità di un linguaggio civile e rispettoso delle persone e delle istituzioni.

(14-03-2025 11:59)