Garlasco: Sempio in caserma, il suo avvocato parla di macchinazione sul DNA
Caso Garlasco: Il genetista di Yara chiamato a esaminare le unghie di Chiara Sempio
Un nuovo tassello si aggiunge all' intricato giallo del delitto di Garlasco. La procura, di fronte alle difficoltà nell'analisi delle tracce rinvenute sulla scena del crimine, ha deciso di affidarsi all'esperto genetista che ha contribuito in maniera decisiva alla risoluzione del caso di Yara Gambirasio. L'attenzione si concentra ora sulle tracce sotto le unghie della vittima, Chiara Sempio, ritenute leggibili grazie alle nuove tecniche di analisi. Una svolta che potrebbe dare una svolta decisiva alle indagini.
La decisione della procura ha però scatenato una reazione immediata da parte dei legali dell'indagato, che hanno annunciato una querela nei confronti del pubblico ministero e degli esperti coinvolti. Secondo la difesa, l'utilizzo di tecniche innovative a questo stadio delle indagini è inappropriato e potrebbe compromettere l'obiettività del processo. Parallelamente, gli avvocati di Stasi, parte civile nel procedimento, hanno espresso invece soddisfazione per la scelta della procura, sottolineando l'importanza di sfruttare tutte le tecnologie disponibili per accertare la verità.
Intanto, un altro sviluppo significativo ha visto Massimo Sempio, padre della vittima, presentarsi in caserma per fornire un campione di DNA. Un gesto che, secondo il suo legale, mira a chiarire definitivamente ogni dubbio sulla sua estraneità ai fatti. "Mio cliente è vittima di una macchinazione", ha dichiarato l'avvocato, evidenziando la necessità di accelerare le indagini per restituire giustizia a Chiara. La difesa insiste sulla tesi dell'errore giudiziario, accusando la procura di aver focalizzato l'attenzione su un indagato "incolpevole".
La vicenda si presenta complessa e ricca di spunti di discussione. La scelta di affidarsi al genetista che ha risolto il caso Gambirasio testimonia la volontà della procura di impiegare le tecnologie più avanzate per chiarire i punti oscuri della vicenda. Tuttavia, la reazione veemente dei legali dell'indagato apre uno scenario di scontro giudiziario che potrebbe ulteriormente allungare i tempi del processo. L'attesa, ora, è rivolta agli esiti delle analisi genetiche e alle successive mosse della procura, con la consapevolezza che ogni passo successivo potrebbe influenzare in maniera decisiva il corso delle indagini e il futuro del processo.
Resta aperta la questione etica sull'utilizzo delle nuove tecnologie in ambito giudiziario, con l'esigenza di garantire il rispetto dei diritti della difesa e l'obiettività del processo. L'opinione pubblica segue con attenzione gli sviluppi, sperando che la verità sul delitto di Garlasco possa finalmente essere accertata.
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