Dazi sui vini: Bortolomiol denuncia un ricatto all'UE, prezzi proibitivi per il Prosecco

Bortolomiol: "Dazi sul vino? Un ricatto all'Ue. Un Prosecco a 35 dollari è fuori mercato"

Intervista esclusiva alla CEO dell'azienda vinicola Bortolomiol, storica realtà del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, attiva nel settore dal 1760.

La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Unione Europea continua a creare forti tensioni nel settore vitivinicolo italiano, con ripercussioni drammatiche su aziende storiche come Bortolomiol. Abbiamo intervistato la CEO dell'azienda, per comprendere a fondo le problematiche che sta affrontando il comparto in questo delicato momento.

"La situazione è critica," afferma la CEO, "l'imposizione di dazi sui vini italiani rappresenta un vero e proprio ricatto all'Unione Europea. Non si tratta solo di una questione economica, ma di una grave minaccia alla nostra tradizione e al nostro lavoro. Generazioni di viticoltori si sono dedicate alla cura delle vigne, alla produzione di un prodotto di alta qualità, e veder vanificato questo impegno a causa di politiche commerciali aggressive è inaccettabile."

La CEO di Bortolomiol sottolinea con forza l'impatto negativo dei dazi sui prezzi di mercato: "Un Prosecco Superiore DOCG venduto a 35 dollari negli Stati Uniti è fuori mercato. Non è competitivo, non è sostenibile. I nostri costi di produzione, la qualità delle nostre uve, il nostro impegno nella sostenibilità ambientale, tutto questo si traduce in un prezzo che, con l'aggiunta dei dazi, diventa proibitivo per il consumatore americano."

L'azienda, consapevole delle sfide che l'attendono, sta cercando di adottare strategie per mitigare i danni: "Stiamo lavorando su diversi fronti – spiega la CEO – rafforzando la nostra presenza in altri mercati, investendo nella promozione del nostro brand e cercando di diversificare la nostra offerta. Ma la soluzione definitiva passa attraverso una negoziazione equa e trasparente tra l'Ue e gli Stati Uniti. Speriamo in una rapida risoluzione di questa crisi che sta mettendo a dura prova tutto il settore vinicolo italiano."

La CEO conclude l'intervista con un appello alle istituzioni: "Chiediamo al governo italiano e all'Unione Europea di agire con fermezza e determinazione per difendere gli interessi delle aziende italiane e garantire la sopravvivenza di un settore fondamentale per l'economia del nostro Paese. Il Prosecco, e il vino italiano in generale, rappresentano un patrimonio inestimabile che merita di essere protetto."

L'intervista completa sarà disponibile sul sito ufficiale di Bortolomiol a breve.

(14-03-2025 01:00)