Caso Willy Monteiro Duarte: confermato l'ergastolo per Bianchi, 28 anni per Gabriele.
La madre di Willy: "Solo una fotografia rimane di lui" - Ergastolo per Bianchi, 28 anni per Gabriele
Caserta, 11 Ottobre 2023 - Una sentenza che non riporta indietro il tempo, ma che almeno consegna alla giustizia i responsabili dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte. La Corte d'Assise d'Appello di Roma ha confermato l'ergastolo per Marco Bianchi e ha inflitto 28 anni di reclusione a Gabriele Bianchi. Una condanna, però, che per la madre di Willy, Lucia Monteiro, resta un'ombra rispetto al dolore immenso che lacera il suo cuore.
“Le condanne non ce lo ridaranno”, ha dichiarato la donna, con la voce rotta dalla sofferenza, ai microfoni dei giornalisti fuori dal Palazzo di Giustizia. “A noi di lui è rimasta solo una fotografia, un ricordo indelebile, ma un ricordo comunque. Vogliamo solo giustizia, ed è questo che speriamo di aver ottenuto oggi”. La sua testimonianza è un grido di dolore, di disperazione, ma anche di una forza d'animo incredibile, che solo una madre può possedere di fronte a una perdita così devastante.
L'omicidio di Willy, avvenuto nel settembre 2020 a Colleferro, ha scosso l'Italia intera, diventando simbolo di violenza gratuita e inaccettabile. La ferocia con cui il giovane è stato aggredito e ucciso ha lasciato un segno profondo nella coscienza collettiva. La sentenza di oggi, pur gravata dalla consapevolezza che nulla potrà colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa del ragazzo, rappresenta un punto fermo, un'affermazione del principio di giustizia.
La lunga battaglia giudiziaria, con i ricorsi e le istanze di revisione, si è conclusa con una conferma della pena inflitta in primo grado. Una decisione che, seppur non possa restituire Willy alla sua famiglia, offre un minimo di consolazione, un barlume di speranza nel percorso di elaborazione del lutto. La madre di Willy, con la sua toccante dichiarazione, ha ricordato a tutti il prezzo terribile della violenza, e l’importanza di combatterla con tutte le forze.
La lotta per la memoria di Willy continua. La sua storia, un monito contro l'aggressività e l'indifferenza, deve servire a prevenire future tragedie. La famiglia di Willy, con il suo coraggio e la sua dignità, è un esempio per tutti noi. L'eredità di Willy non deve essere dimenticata.
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