Turismo invernale e cambiamenti climatici: un'analisi d'impatto
Neve artificiale contro la crisi: un bilancio amaro per il turismo invernale
Mentre la tecnologia corre per garantire la neve sulle piste, il numero di impianti sciistici dismessi sale vertiginosamente.Un dato sconcertante emerge dal panorama del turismo invernale italiano: il numero di impianti sciistici chiusi a livello nazionale ha raggiunto quota 265 nel 2023, più che raddoppiato rispetto ai 130 del 2020. Un'impennata drammatica che fotografa l'impatto devastante del cambiamento climatico sul settore. La scarsità di precipitazioni nevose naturali sta mettendo in ginocchio numerose stazioni, rendendo sempre più necessario l'utilizzo di bacini di innevamento artificiale. Ma questa soluzione, pur fondamentale per la sopravvivenza di molte realtà, non può certo mascherare la gravità della situazione.
La proliferazione di impianti di innevamento, in costante aumento per compensare l'assenza di neve naturale, rappresenta un'investimento consistente per gli operatori del settore, con costi di gestione e di realizzazione spesso elevati. Tuttavia, questa corsa contro il tempo non basta ad arginare la crisi. Molti impianti, soprattutto quelli più piccoli e meno attrezzati, si trovano costretti a chiudere i battenti, incapaci di sostenere le spese di gestione e gli investimenti necessari per rimanere competitivi.
La sfida è complessa e richiede un approccio multisfaccettato. Da un lato, la ricerca di soluzioni tecnologiche innovative per l'innevamento artificiale più efficiente ed ecocompatibile, dall'altro, una riflessione strategica sul futuro del turismo invernale, che vada oltre la semplice dipendenza dalla neve. Diversificazione dell'offerta turistica, promozione di attività alternative, investimenti in infrastrutture sostenibili: queste sono solo alcune delle possibili strade da percorrere per garantire la sopravvivenza di un settore fondamentale per l'economia di molte zone montane italiane.
La situazione richiede interventi urgenti a livello nazionale e regionale, con politiche mirate a sostenere le stazioni sciistiche in difficoltà e a promuovere un modello di turismo invernale più resiliente e sostenibile. Il sito della Regione Lombardia, ad esempio, offre informazioni sui progetti per la sostenibilità ambientale nel settore turistico. L'auspicio è che si possa trovare un equilibrio tra la necessità di preservare le tradizioni e la vocazione turistica delle aree montane e la consapevolezza dell'urgenza di contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
L'emergenza climatica non è più un'ipotesi, ma una realtà che sta profondamente modificando il paesaggio e l'economia del nostro Paese. E il destino degli impianti sciistici dismessi è un campanello d'allarme che non possiamo ignorare.
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