Senza dimora: paura e rassegnazione

Dopo il terremoto, Campi Flegrei: decine di famiglie in ginocchio

"Siamo in ginocchio, qui sotto c'è l'inferno", urla disperata di una donna mentre osserva la sua casa, dichiarata inagibile dopo la recente sequenza sismica che ha colpito i Campi Flegrei. Decine di famiglie sono state costrette ad evacuare, lasciandosi alle spalle case e negozi, chiusi per precauzione o irrimediabilmente danneggiati. La paura e la rassegnazione si mescolano nei volti delle persone, rifugiate presso centri di accoglienza o ospitate da parenti e amici.

La terra trema ancora, anche se con minore intensità rispetto ai giorni scorsi. Ma il ricordo delle scosse più forti, quelle che hanno fatto crollare calcinacci e lesionato edifici già fragili, è vivido e lacerante. Le strade, un tempo vivaci, sono ora silenziose, popolate solo da mezzi di soccorso e tecnici impegnati nelle verifiche di sicurezza. I negozi, molte attività commerciali storiche del quartiere, sono chiusi, con le saracinesche abbassate a sigillare la disperazione di chi ha perso tutto o quasi.

"Abbiamo lavorato tutta la vita per costruire questa attività – racconta Antonio, il proprietario di una piccola bottega di alimentari – ora è tutto distrutto. Non so cosa faremo, come andremo avanti". La sua voce è carica di amarezza, ma anche di una determinazione silenziosa, un anelito di speranza che si aggrappa alla possibilità di ricostruire. Intorno a lui, altri commercianti condividono la stessa angoscia, l'incertezza sul futuro, la preoccupazione per i dipendenti e le famiglie.

La Protezione Civile sta lavorando senza sosta per assistere gli sfollati, fornendo alloggio, assistenza medica e sostegno psicologico. Ma la situazione è complessa, le necessità sono tante e i tempi per il ritorno alla normalità, incerti. La comunità intera è chiamata a un grande sforzo di solidarietà, per aiutare chi in queste ore si trova a vivere un vero e proprio dramma. Serve un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire ai cittadini non solo un tetto ma anche la prospettiva di una ricostruzione rapida ed efficace. In questo momento di difficoltà, è importante non abbandonare chi è rimasto senza nulla, ma offrire sostegno e speranza per un futuro migliore.

Si attendono aggiornamenti dalle autorità competenti sulle procedure per la verifica dei danni e l'erogazione degli aiuti. Intanto, la popolazione dei Campi Flegrei attende con ansia, sperando che la terra cessi di tremare e che si possa finalmente iniziare a ricostruire.

Per informazioni sulle donazioni e sull'assistenza agli sfollati è possibile contattare la Protezione Civile Nazionale.

(14-03-2025 01:22)