Inchiesta Auchan: sequestro da 36 milioni, ex dirigenti Conad sotto indagine
Ex vertici Conad indagati: sequestro da 36 milioni nell'inchiesta sull'acquisizione Auchan
Un'inchiesta della Procura di Bologna ha portato al sequestro di beni per 36 milioni di euro nell'ambito dell'indagine sull'acquisizione di alcuni punti vendita Auchan da parte di Conad. Tra gli indagati figurano Francesco Pugliese, ex amministratore delegato di Conad, e Mauro Bosio, ex direttore finanziario. Secondo l'accusa, i due avrebbero costituito una fiduciaria per ricevere false consulenze da parte di imprenditori coinvolti nell'operazione.
L'indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, si concentra su presunte mazzette e su un sistema di corruzione che avrebbe falsato la corretta valutazione dell'operazione di acquisizione. L'ipotesi investigativa è quella di una serie di pagamenti illeciti mascherati sotto forma di consulenze inesistenti o gonfiate. I 36 milioni di euro sequestrati rappresentano, secondo gli inquirenti, il provento di queste attività illecite.
L'operazione di acquisizione di alcuni supermercati Auchan da parte di Conad, conclusa nel 2021, è ora al centro di un'accurata analisi investigativa. Le indagini si concentrano sull'individuazione di tutte le persone coinvolte nel presunto schema corruttivo e sulla ricostruzione dettagliata dei flussi finanziari. Si ipotizza che le consulenze fittizie siano state utilizzate per eludere il controllo e mascherare il pagamento di tangenti.
Francesco Pugliese e Mauro Bosio, figure di spicco nel panorama della grande distribuzione italiana, sono ora al centro di un'indagine che potrebbe avere importanti ripercussioni sul settore. Le indagini proseguono per accertare la piena responsabilità dei soggetti coinvolti e per ricostruire l'intera vicenda. L'entità del sequestro, pari a 36 milioni di euro, sottolinea la gravità delle accuse e l'ampiezza del presunto giro di corruzione.
Il sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Bologna rappresenta un segnale importante nella lotta alla corruzione. L'attenzione degli investigatori è ora rivolta all'accertamento di eventuali ulteriori responsabilità e all'identificazione di altre figure coinvolte nel sistema.
Il caso è destinato a tenere banco per i prossimi mesi, con sviluppi che potrebbero avere un impatto significativo sul mondo della grande distribuzione italiana. La vicenda pone in evidenza l'importanza di una maggiore trasparenza e di un più rigoroso controllo nelle operazioni di acquisizione aziendale di grandi dimensioni.
(