Sinistra radicale e sindacati in piazza il 15 marzo per la "pace" UE, mentre la strategia di Ursula punta all'interesse nazionale.

Europa Divisa: Pace in Piazza, Difesa nel Dimenticatoio?

Roma, 14 Marzo 2024 - Un'Europa unita a parole, ma divisa nei fatti, si appresta a vivere un venerdì di passione. BR Domani, 15 marzo, le piazze si riempiranno di manifestanti al grido di "pace", un'iniziativa promossa da sigle sindacali e movimenti della sinistra che, pur animati dalle migliori intenzioni, sollevano interrogativi cruciali sulla sicurezza del continente. BR Il cuore del contendere è la proposta della Presidente della Commissione Europea di un piano di investimenti coordinati per una difesa europea più solida e autonoma. BR Un piano che, secondo i promotori della manifestazione, rischierebbe di alimentare una spirale bellica e di distogliere risorse preziose da altri settori vitali come la sanità e l'istruzione. BRMa come ci si difende senza armi? Come si proteggono i confini, gli interessi economici e i valori fondanti dell'Unione Europea di fronte a un mondo sempre più instabile e minaccioso? BR La risposta, secondo i critici della protesta, non può essere un semplice appello alla "pace", bensì una strategia pragmatica e realistica che tenga conto delle sfide del presente. BR Certo, l'idea di una difesa comune europea suscita timori e resistenze. Il ricordo delle guerre passate, le diverse sensibilità nazionali e le spinte centrifughe che attraversano l'Unione rappresentano ostacoli significativi. BR Ma rinunciare a un progetto di difesa condivisa, significa condannare l'Europa a una posizione di debolezza e dipendenza strategica, lasciandola in balia delle potenze globali. BR La manifestazione di domani, dunque, si configura come un momento di riflessione importante, un'occasione per interrogarsi sul futuro dell'Europa e sul suo ruolo nel mondo. BR Un futuro che non può prescindere da una politica di pace attiva e costruttiva, ma neppure da una capacità di difesa credibile e autonoma. BR Ignorare questo aspetto significherebbe difendere gli interessi nazionali senza una strategia comune, e in questo modo, paradossalmente, indebolirli.BR Per approfondire il dibattito sul futuro della difesa europea si può consultare il sito del Parlamento Europeo.

(13-03-2025 09:27)