Ue nel mirino di Trump: rischio dazi al 200% su vino e champagne

Trump contro l'UE: Dazi del 200% su vino e champagne? La ritorsione sui dazi al whisky

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea si infiamma. Donald Trump ha minacciato l'applicazione di dazi del 200% su vino e champagne provenienti da Francia e Italia, una misura interpretata come una diretta ritorsione contro i dazi imposti dall'UE sul whisky americano. La tensione è palpabile e le ripercussioni potrebbero essere devastanti per i settori vitivinicoli europei.

Secondo fonti vicine all'amministrazione americana, la decisione di Trump è una risposta diretta alle misure tariffarie europee, ritenute ingiuste e protezionistiche. "L'UE sta trattando ingiustamente gli Stati Uniti e il nostro settore del whisky," avrebbe dichiarato una fonte anonima alla Reuters, sottolineando la volontà della Casa Bianca di difendere le proprie industrie. La misura, se confermata, colpirebbe duramente produttori francesi e italiani, già alle prese con le sfide economiche del post-pandemia.

La Francia, in particolare, potrebbe subire un colpo significativo. Il settore vinicolo francese rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia nazionale, con esportazioni globali considerevoli. L'imposizione di dazi così elevati potrebbe provocare un crollo delle vendite negli Stati Uniti, con ripercussioni a cascata su tutta la filiera produttiva, dall'agricoltura alla distribuzione.

Anche l'Italia, con le sue rinomate regioni vinicole, non sarebbe risparmiata. Champagne e vini italiani godono di una grande popolarità negli Stati Uniti, e l'applicazione dei dazi del 200% potrebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e compromettere la competitività del settore sul mercato americano.

L'Unione Europea, dal canto suo, ha già espresso la propria preoccupazione per le minacce di Trump, ribadendo l'impegno a difendere i propri interessi e a contrastare le pratiche commerciali scorrette. L'UE potrebbe rispondere con nuove contromisure, esacerbando ulteriormente la disputa commerciale. La situazione rimane estremamente delicata, e le prossime settimane saranno cruciali per capire l'effettiva portata delle conseguenze di questa nuova escalation.

Il timore principale è che questa nuova ondata protezionistica possa aprire le porte ad una vera e propria guerra commerciale, con ripercussioni negative non solo per i settori del vino e del whisky, ma per l'intera economia globale. La diplomazia internazionale sarà chiamata a giocare un ruolo fondamentale per evitare una spirale di escalation e trovare una soluzione negoziata che tuteli gli interessi di tutte le parti coinvolte. La situazione richiede una risposta urgente e coordinata da parte dell'UE per mitigare i potenziali danni e difendere i propri produttori.

(13-03-2025 19:24)