Ue nel mirino di Trump: dazi al 200% su alcolici, Francia pronta a replicare
Guerra commerciale Usa-Ue: Trump minaccia dazi del 200% su vini e champagne
La tensione tra Stati Uniti ed Europa sale di nuovo alle stelle. Il Presidente americano Donald Trump ha lanciato una nuova minaccia all'Unione Europea, promettendo dazi del 200% su vini, champagne e altri prodotti alcolici se Bruxelles non rimuoverà la tariffa del 50% applicata al whisky americano.
"L'Europa è una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo", ha tuonato Trump, ribadendo la sua dura posizione nei confronti della politica commerciale europea. La sua dichiarazione, rilasciata durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha innescato immediate reazioni a livello europeo.
La Francia, uno dei principali produttori di vino al mondo, ha già promesso una risposta. "Risponderemo", ha dichiarato un portavoce del Ministero dell'Economia francese, senza però specificare quali misure potrebbero essere adottate. La risposta francese, e più in generale quella dell'Ue, si preannuncia tutt'altro che semplice, considerando l'impatto economico che dazi così elevati avrebbero sul settore vitivinicolo europeo, un settore di primaria importanza per diverse economie nazionali.
La disputa sulle tariffe tra Stati Uniti e Unione Europea è un contenzioso di lunga data, accentuatosi negli ultimi anni a causa di una serie di misure protezionistiche adottate da entrambe le parti. La controversia sul whisky, in particolare, si innesta su un contesto già teso, caratterizzato da dispute su sussidi agricoli e da una generale mancanza di fiducia reciproca nel campo del commercio internazionale.
Gli analisti avvertono che una escalation della guerra commerciale potrebbe avere conseguenze devastanti per l'economia globale. L'incertezza sulle politiche commerciali, infatti, mina la fiducia degli investitori e potrebbe frenare la crescita economica. L'impatto sulle piccole e medie imprese, in particolare quelle del settore vitivinicolo, potrebbe essere particolarmente significativo.
La situazione rimane dunque estremamente delicata. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se le due parti riusciranno a trovare un accordo o se invece si assisterà a un ulteriore inasprimento della tensione, con conseguenze imprevedibili per il mercato globale.
Si attende ora una risposta ufficiale da parte della Commissione Europea, che dovrà valutare attentamente le conseguenze delle minacce di Trump e definire una strategia per tutelare gli interessi dell'industria europea.
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