Micarelli arrestato: morto un ladro dopo un furto, ipotesi omicidio volontario.
Gip: non fu legittima difesa, arrestato il vigilante per omicidio
Antonio Micarelli, il vigilante accusato di aver ucciso un ladro a Roma, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario. Il Gip ha respinto la tesi della legittima difesa, ritenendo che le immagini delle telecamere di sicurezza di via Cassia mostrino una versione diversa dei fatti. Secondo quanto ricostruito dall'inchiesta, la scena sarebbe stata ben lontana da un'azione di legittima difesa, configurandosi invece come un vero e proprio atto di violenza inaudita.
L'episodio, avvenuto a Roma in via Cassia, ha suscitato grande clamore mediatico. Il ladro, dopo aver compiuto un furto, è stato raggiunto dal vigilante che, secondo l'accusa, gli avrebbe sparato a bruciapelo. L'indagine, coordinata dalla Procura di Roma, si è avvalsa delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, risultate fondamentali per ricostruire la dinamica dell'evento e smentire la versione del vigilante.
Il Gip, nella sua ordinanza di custodia cautelare, ha descritto la scena come “una vera e propria esecuzione, una scena da Far West”, sottolineando la sproporzione tra la presunta minaccia del ladro e la reazione del vigilante. Le immagini, infatti, avrebbero mostrato Micarelli mentre spara al ladro senza che quest'ultimo rappresentasse un pericolo immediato e concreto per la sua incolumità.
L'arresto di Micarelli rappresenta un duro colpo per coloro che sostenevano la legittimità della sua azione, aprendo un dibattito acceso sulla legittima difesa e sull'uso delle armi da fuoco da parte dei privati cittadini. La vicenda solleva interrogativi cruciali sul ruolo dei vigilantes e sulla necessità di una regolamentazione più stringente in materia di sicurezza e di utilizzo delle armi.
L'avvocato di Micarelli ha già annunciato ricorso contro la decisione del Gip, dichiarando di voler dimostrare l'innocenza del suo assistito e la legittimità della sua azione, contestando la ricostruzione dei fatti fornita dall'accusa. La vicenda si prospetta complessa e destinata a tenere banco per i prossimi mesi, con l'attesa di ulteriori sviluppi giudiziari che potrebbero fare luce su ulteriori dettagli della tragica notte in via Cassia.
Intanto, l'opinione pubblica è divisa tra chi ritiene giusto l'arresto di Micarelli e chi, invece, lo considera vittima di un sistema giudiziario troppo severo nei confronti di chi si difende. Il dibattito rimane aperto e la sentenza definitiva sarà fondamentale per stabilire la verità dei fatti e le relative responsabilità.
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