Il fratello di Saman: "Zio e cugini scavarono la fossa"
Saman Abbas: la terribile testimonianza del fratello
La verità sulla morte di Saman Abbas emerge a poco a poco, grazie alle dichiarazioni del fratello che ha svelato dettagli agghiaccianti sulla sepoltura della giovane.Il processo per l'omicidio di Saman Abbas continua a fornire dettagli sempre più agghiaccianti. Recentemente, il fratello della vittima ha reso una testimonianza cruciale, confermando la versione dei fatti già emersa in parte durante le indagini. Secondo il suo racconto, la famiglia aveva mentito a Saman, dicendole che la sorella maggiore era “in paradiso”, mentre in realtà la giovane era già stata uccisa.
“Mio zio e i miei cugini hanno scavato la buca dove è stata sepolta”, ha dichiarato il fratello, aggiungendo particolari agghiaccianti sulla pianificazione e l'esecuzione del delitto. La sua deposizione contribuisce a ricostruire un quadro ancora più completo della violenza subita da Saman e della freddezza con cui i suoi familiari hanno agito.
La testimonianza si rivela fondamentale per l'accusa, fornendo dettagli specifici sulla collocazione del corpo e sul coinvolgimento diretto di alcuni familiari. La ricostruzione dei fatti, anche attraverso le parole del fratello, getta luce sulla drammatica vicenda e sulla lotta disperata di Saman contro un destino segnato dalla cultura e dalla tradizione familiare.
Il processo, che si sta svolgendo presso il Tribunale di Reggio Emilia, vede imputati diversi membri della famiglia Abbas, accusati di omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere. La sentenza definitiva contribuirà a fare chiarezza su un caso che ha scosso l'opinione pubblica e ha acceso i riflettori sulle problematiche legate alla violenza sulle donne e alle pratiche culturali lesive dei diritti umani.
L'impegno delle autorità e delle associazioni impegnate nella lotta contro la violenza di genere è fondamentale per prevenire simili tragedie e garantire la protezione delle vittime. La vicenda di Saman Abbas rappresenta un monito per tutta la società e un appello a una maggiore consapevolezza e a un'azione concreta contro ogni forma di sopruso e violenza.
Il percorso giudiziario è ancora in corso e si attende con ansia la conclusione del processo per ottenere giustizia per Saman e per dare un segnale forte contro la violenza e l'impunità. Seguiremo gli sviluppi del caso per fornire aggiornamenti costanti ai nostri lettori.
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