Guardia giurata accusata di omicidio: sparò al malvivente in fuga. Il giudice nega la legittima difesa. Un filmato decisivo.

Roma, Vigilante Arrestato per Omicidio Volontario: "Non Fu Legittima Difesa"

ROMA - Svolta drammatica nel caso del furto avvenuto in zona Cassia: la guardia giurata che ha sparato al ladro in fuga è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario. La decisione è stata presa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) che, dopo aver visionato le immagini delle telecamere di sicurezza presenti in via Cassia, ha escluso la legittima difesa.


Secondo quanto emerso dalle indagini, il vigilante, dopo aver assistito al furto, avrebbe inseguito il malvivente e fatto fuoco, uccidendolo. Le immagini delle telecamere, elemento chiave nell'inchiesta, sembrerebbero contraddire la versione fornita inizialmente dalla guardia giurata. "Le riprese mostrano chiaramente una situazione che non rientra nei parametri della legittima difesa", si legge nell'ordinanza del GIP.


La notizia ha scosso l'opinione pubblica e riapre il dibattito sui limiti della legittima difesa e sull'uso delle armi da parte delle guardie giurate. La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per chiarire tutti gli aspetti della vicenda e accertare le responsabilità. Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime ore. Il legale del vigilante non ha rilasciato dichiarazioni.


La dinamica esatta degli eventi è ancora al vaglio degli inquirenti, ma l'arresto del vigilante per omicidio volontario segna un punto di svolta significativo in questa vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso la capitale.

(13-03-2025 12:10)