Ecco un'opzione: **Napoli trema: urge sanare la ferita flegrea.**
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Campi Flegrei: l'indifferenza scava più forte del terremoto
Napoli, 28 Maggio 2024 - L'incessante sciame sismico che sta scuotendo l'area dei Campi Flegrei sembra non scuotere le coscienze. Mentre la terra trema, un senso di rassegnazione, quasi di fatalismo, pervade una parte della popolazione. Quella che dovrebbe essere percepita come un'emergenza, una situazione di allerta massima, viene spesso banalizzata, ridotta a un "dovevamo aspettarcelo".BR
Questa reazione, che definirei a dir poco sconcertante, rischia di minare la preparazione e la risposta a eventi potenzialmente più gravi. Chi esprime preoccupazione, chi chiede a gran voce interventi concreti per la messa in sicurezza del territorio e la pianificazione di un'evacuazione (se necessaria, ovviamente), viene spesso additato come allarmista, quasi colpevole di aver paura.BR
È una dinamica pericolosa, che rischia di anestetizzare la percezione del rischio e di paralizzare l'azione. È fondamentale che le istituzioni, a tutti i livelli, agiscano con tempestività e trasparenza, fornendo informazioni chiare e accurate alla popolazione. È necessario rafforzare i piani di emergenza, sensibilizzare i cittadini e, soprattutto, ascoltare le loro paure.BR
Non possiamo permetterci di trattare la paura come un peccato originale, una colpa da espiare. La paura è un istinto naturale, una campanella d'allarme che ci invita a proteggerci. Ignorarla significa esporre a un rischio ancora maggiore una comunità già duramente provata. Bisogna intervenire subito per la messa in sicurezza degli edifici.BR
Urge un cambio di passo. Urge un intervento concreto che vada oltre le rassicurazioni di facciata. Urge, insomma, che qualcuno "assolva" il peccato originale dei Campi Flegrei, trasformando la paura in consapevolezza e la rassegnazione in azione. Altrimenti, il prossimo terremoto rischia di essere non solo fisico, ma anche sociale.
Aggiornamenti: Per maggiori informazioni sulle attività di monitoraggio dell'Osservatorio Vesuviano, si può consultare il sito https://www.ov.ingv.it/.
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