Meloni salta il vertice di Starmer: nodo Usa irrisolto
Meloni diserta il vertice di Starmer: la posizione italiana sull'Ucraina si fa più netta
Roma, - La Premier Giorgia Meloni ha disertato il vertice organizzato a Ramstein dal Primo Ministro britannico Rishi Sunak, in cui si è discusso dell'ulteriore sostegno militare all'Ucraina. La decisione, comunicata ufficialmente con una nota di Palazzo Chigi, ha suscitato un ampio dibattito politico, soprattutto alla luce della forte presa di posizione del governo italiano contrario all'invio di truppe italiane a Kiev.Secondo fonti governative, la ragione principale dell'assenza di Meloni sarebbe la mancanza di un esplicito riferimento nel documento finale del vertice al ruolo e al coinvolgimento degli Stati Uniti nell'assistenza militare all'Ucraina. Questo aspetto, ritenuto fondamentale dall'esecutivo italiano, avrebbe reso impossibile per la Premier partecipare a un evento che, a suo avviso, non rifletteva appieno la complessità della situazione geopolitica e il ruolo cruciale degli USA.
"La posizione italiana sull'Ucraina rimane salda nel sostegno al popolo ucraino e nella condanna dell'aggressione russa", si legge nella nota ufficiale. Tuttavia, si sottolinea con forza la necessità di una strategia coordinata a livello internazionale, che tenga conto delle implicazioni di lungo termine e che coinvolga attivamente tutti gli attori principali, in particolare gli Stati Uniti.
La scelta di Meloni di disertare il vertice non è stata accolta positivamente da tutti i partiti politici. L'opposizione ha accusato il governo di isolazionismo e di mancanza di coerenza nella politica estera, sottolineando l'importanza di una maggiore collaborazione con gli alleati europei nell'assistenza all'Ucraina. Altri, invece, hanno difeso la posizione del governo, evidenziando la necessità di una valutazione attenta e responsabile delle implicazioni di ogni decisione in materia di sicurezza nazionale.
La vicenda evidenzia le complesse sfumature della posizione italiana riguardo al conflitto ucraino. Mentre il governo italiano continua a fornire aiuti umanitari e finanziari a Kiev, e a sostenere le sanzioni contro la Russia, l'opposizione all'invio di truppe italiane rappresenta una linea rossa che difficilmente verrà superata, almeno fino a quando non si otterrà una maggiore chiarezza sul quadro strategico complessivo e sul ruolo degli Stati Uniti. La situazione resta dunque in bilico, con la posizione italiana destinata a rimanere un punto focale del dibattito internazionale nelle prossime settimane.
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