Ue contro Trump: dazi per 26 miliardi di dollari in risposta

Da oggi scattano le tariffe USA su acciaio e alluminio: la risposta dell'UE e la rabbia di Cina e Giappone

Gli Stati Uniti hanno iniziato ad applicare le tariffe del 25% su acciaio e alluminio, innescando una reazione a catena a livello globale. La prima fase, entrata in vigore oggi, colpisce barche, bourbon e motociclette. Una seconda ondata di dazi, che interesserà tessili, prodotti agricoli e altri beni, è prevista nelle prossime settimane. La decisione di Washington ha scatenato l'indignazione di Cina e Giappone, mentre l'Unione Europea ha annunciato contromisure per un valore di 26 miliardi di euro.

L'UE risponde a Trump con dazi su 26 miliardi di prodotti. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito la risposta dell'Unione Europea “forte e proporzionata”. Le contromisure, che entreranno in vigore a breve, colpiranno una vasta gamma di prodotti americani, in una escalation della guerra commerciale tra i due blocchi. Von der Leyen ha sottolineato la necessità di difendere gli interessi dell'industria europea e ha ribadito l'impegno dell'UE a trovare una soluzione negoziata, ma ha anche avvertito che l'Unione è pronta a difendere i propri produttori.

La rabbia di Cina e Giappone. Pechino e Tokyo hanno espresso profonda preoccupazione per le misure americane, denunciando l'impatto negativo sulla crescita economica globale e sulla stabilità dei mercati internazionali. Entrambe le nazioni hanno promesso di monitorare attentamente la situazione e valutare eventuali contromisure, aprendo così la prospettiva di un ulteriore deterioramento dei rapporti commerciali internazionali. La situazione è particolarmente delicata per il Giappone, strettamente legato agli Stati Uniti da accordi commerciali, mentre la Cina affronta già tensioni commerciali con Washington su diversi fronti.

Londra tratta. Il Regno Unito, nonostante la Brexit, si trova coinvolto nella vicenda, cercando di gestire le implicazioni delle tariffe americane sulla sua economia. Il governo britannico sta lavorando a stretto contatto con l'UE e gli Stati Uniti per mitigare l'impatto negativo sulle proprie aziende. La situazione evidenzia la complessità delle relazioni commerciali internazionali e gli intricati legami che legano le economie globali, rendendo questa disputa un esempio della fragilità degli equilibri economici in un mondo sempre più interconnesso.

Questa situazione richiederà un attento monitoraggio nei prossimi mesi, con l'evoluzione della situazione che potrà avere ripercussioni significative sul commercio internazionale e sulle economie coinvolte.

(12-03-2025 07:11)