Meloni frena su Kiev, scontro con Starmer
Meloni diserta la call di Londra: tensione con l'Ue sul testo critico verso Trump
La Premier Giorgia Meloni ha deciso di disertare una chiamata con il Primo Ministro britannico Rishi Sunak, motivando la sua assenza con forti perplessità sul testo di una risoluzione in discussione al Parlamento europeo, ritenuto eccessivamente critico nei confronti dell'ex presidente americano Donald Trump. La notizia, apparsa su diversi organi di stampa internazionali, ha acceso un acceso dibattito sulla posizione dell'Italia all'interno del contesto geopolitico attuale e sul rapporto tra Roma e Bruxelles.
Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, il testo in esame conterrebbe passaggi giudicati da Meloni come "sbilanciati e ingiustificatamente aggressivi" nei confronti di Trump. La Premier avrebbe espresso la necessità di un approccio più diplomatico e meno accusatorio, preferendo un linguaggio che privilegiasse la ricerca di soluzioni comuni anziché l'enfasi su critiche puntuali. La decisione di non partecipare alla call di Londra, quindi, sarebbe una diretta conseguenza di questa disapprovazione.
La questione si intreccia inoltre con la risoluzione sul sostegno a Kiev. Meloni, sempre secondo le indiscrezioni trapelate, avrebbe espresso delle riserve anche su alcuni punti del documento dedicato all'Ucraina, mostrando un certo scetticismo rispetto ad alcune delle misure proposte dal Parlamento Europeo. La Premier avrebbe rifiutato la proposta di collaborazione avanzata dal leader del Labour, Keir Starmer, confermando l'intenzione di percorrere una linea politica autonoma in merito.
La vicenda evidenzia le crescenti tensioni tra l'Italia e alcuni partner europei, in particolare sulla gestione delle relazioni transatlantiche e sul ruolo dell'Ue nella crisi ucraina. L'episodio solleva interrogativi sulla coesione interna all'Unione e sulla capacità di affrontare in modo unitario le sfide geopolitiche globali. Resta da capire come si evolverà la situazione e se questo episodio segnerà un'ulteriore distanza tra Roma e le istituzioni europee.
L'assenza di Meloni alla call ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni osservatori hanno interpretato la mossa come un segno di indipendenza e di volontà di difendere gli interessi nazionali, mentre altri l'hanno criticata come un gesto di isolamento e di scarsa collaborazione all'interno dell'Unione Europea. Il dibattito è aperto e le conseguenze di questa scelta politica potrebbero avere importanti ripercussioni sulle relazioni internazionali dell'Italia.
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