Il suicidio del brigadiere: la figlia svela la verità su Serena e su suo padre
Il Caso Serena Mollicone: La figlia del brigadiere Tuzi torna a parlare
A distanza di anni, il mistero che avvolge la scomparsa e la morte di Serena Mollicone continua a tormentare le coscienze. Su Rainews24, Maria Tuzi, figlia del brigadiere Santino Tuzi, ha rilasciato una toccante testimonianza che riapre le ferite di una tragedia irrisolta. La donna ha ribadito con forza la versione fornita dal padre, morto in circostanze misteriose, secondo cui Serena Mollicone entrò nella caserma dei carabinieri di Arce la mattina della sua scomparsa.
“Mio padre ha sempre sostenuto di aver visto Serena entrare in caserma quel giorno,” ha dichiarato Maria Tuzi con la voce rotta dall’emozione. “E questo è un dettaglio che, nonostante gli anni trascorsi, non è mai stato preso in giusta considerazione. Sono certa che se verrà fatta luce sulla verità sulla morte di Serena, si farà luce anche sulla morte di mio padre. Non credo sia un caso che lui, dopo aver riferito questo dettaglio cruciale, sia morto in circostanze tanto strane.”
La testimonianza di Maria Tuzi assume un peso specifico inestimabile, rilanciando un caso che ha scosso l'opinione pubblica per anni. La morte del brigadiere Tuzi, inizialmente archiviata come suicidio, è sempre stata avvolta da un alone di mistero, alimentato da diverse incongruenze e interrogativi mai completamente chiariti. Le sue parole, ripetute ora dalla figlia, riaccendono i riflettori sulle possibili responsabilità e omissioni che hanno caratterizzato le indagini iniziali.
La ricostruzione dei fatti, come ribadito da Maria Tuzi, sottolinea la necessità di una riapertura delle indagini, con la speranza di far finalmente emergere la verità. La sua determinazione nel ricercare giustizia per la giovane Serena e per il padre, che si è sacrificato nel tentativo di far luce sulla verità, rappresenta un monito per le istituzioni e un appello a non dimenticare una tragedia che ha segnato profondamente una comunità e un intero paese. Il coraggio di Maria Tuzi è un esempio di tenacia e di ricerca della verità, che merita di essere ascoltato e considerato attentamente.
La speranza è che questa nuova testimonianza possa dare impulso a nuove indagini e, finalmente, far luce sulla verità su entrambi i casi: quello di Serena Mollicone e quello del brigadiere Santino Tuzi. Solo così sarà possibile dare pace alle due famiglie e alla comunità di Arce che da anni attende giustizia.
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