Campi Flegrei: Ciciliano punta il dito contro l'abusivismo edilizio, non i sismi.
```html
Campi Flegrei e Ciciliano: La protesta dei residenti sale di tono
"Non vogliamo contare i morti, vogliamo la sicurezza!" Questo il grido che si alza dai comitati di residenti dei Campi Flegrei, esasperati dall'attuale situazione sismica e dalla percezione di inadeguatezza delle misure di prevenzione. La crescente frequenza delle scosse, seppur di lieve entità, ha alimentato un clima di paura e incertezza, portando i cittadini a scendere in piazza per chiedere interventi concreti e immediati.
La protesta si concentra soprattutto sulla vetustà e sulla vulnerabilità di molti edifici della zona. I residenti denunciano la mancanza di un piano di evacuazione efficace e la lentezza delle verifiche strutturali. "Abbiamo paura per i nostri figli, per le nostre case. Non possiamo vivere con l'ansia costante di un terremoto" - ha dichiarato una portavoce del comitato "Vesuvio Libero", durante una manifestazione che si è svolta questa mattina a Pozzuoli.
Alle preoccupazioni dei cittadini si aggiungono le dichiarazioni del Prof. Carlo Ciciliano, esperto di ingegneria sismica, che ha sottolineato: "I terremoti non fanno morti, ma li fanno le case mal costruite." Un'affermazione che punta il dito contro l'abusivismo edilizio e la mancata applicazione delle normative antisismiche nel corso degli anni. Ciciliano ha inoltre insistito sulla necessità di un intervento urgente di messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente, attraverso finanziamenti mirati e procedure semplificate. Una politica volta a incentivare l'adeguamento sismico degli edifici privati, accompagnata da controlli più severi sulle nuove costruzioni.
La regione Campania ha promesso fondi e accelerazione delle procedure, ma i comitati dei residenti rimangono scettici e annunciano nuove azioni di protesta se non verranno date risposte concrete alle loro richieste. La paura di una tragedia incombe, e la popolazione chiede a gran voce di non essere lasciata sola.
(