Sala accusa FdI di fascismo: "In Consiglio comunale, scene da Ventennio"
Sala accusa Fratelli d'Italia dopo il caos in Consiglio Comunale: "Scene da Ventennio"
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha duramente criticato la seduta del Consiglio comunale di lunedì scorso, definendola "una vergogna" e attribuendone la responsabilità alla matrice culturale di Fratelli d'Italia."È stata una seduta infuocata, con scene che ricordano il Ventennio", ha dichiarato Sala a margine di un evento pubblico. "Il livello del dibattito è stato inaccettabile, con comportamenti che non si addicono a un'istituzione democratica come il Consiglio comunale di Milano".
Le dichiarazioni del sindaco seguono una seduta particolarmente accesa, caratterizzata da forti tensioni e scontri verbali tra i consiglieri comunali. Al centro del dibattito, questioni urbanistiche che hanno visto contrapporsi le diverse forze politiche presenti in aula.
Sala ha puntato il dito contro Fratelli d'Italia, affermando che "la condotta dei consiglieri di FdI evidenzia una matrice culturale che va ben oltre le semplici divergenze politiche". Ha poi aggiunto, con un tono più pragmatico: "La questione urbanistica, comunque, non la risolviamo io e Salvini. Servono dialogo e confronto costruttivo, non questo teatrino".
Le parole del sindaco hanno suscitato immediate reazioni. I rappresentanti di Fratelli d'Italia hanno replicato con altrettanta veemenza, accusando Sala di strumentalizzare l'accaduto per fini politici e di utilizzare un linguaggio inappropriato. La polemica, dunque, promette di continuare nei prossimi giorni, alimentando ulteriormente il clima di tensione che caratterizza la scena politica milanese.
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla necessità di un codice di comportamento più rigoroso all'interno del Consiglio comunale, con l'obiettivo di garantire un clima di confronto civile e rispettoso.
Per approfondire la vicenda e leggere le dichiarazioni complete dei protagonisti, vi invitiamo a consultare i siti web delle principali testate giornalistiche milanesi.
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