Gerusalemme: il libraio della pace nuovamente sotto attacco
Gerusalemme, la libreria della pace ancora nel mirino: Imad Muna arrestato e rilasciato
Un nuovo attacco alla storica Educational Bookshop di Gerusalemme.A un mese di distanza dalla precedente irruzione, la polizia israeliana ha nuovamente colpito la Educational Bookshop, luogo simbolo del dialogo interculturale nella Città Santa. Questa mattina, agenti delle forze dell'ordine hanno fatto irruzione nella libreria, sequestrando un numero imprecisato di libri e arrestando il proprietario, Imad Muna. L'arresto, avvenuto in mattinata, è stato seguito da un rilascio nel pomeriggio, senza che siano state fornite spiegazioni ufficiali sulle motivazioni dell'operazione.
La notizia ha suscitato immediata preoccupazione tra gli attivisti per i diritti umani e le organizzazioni che da anni sostengono il ruolo pacificatore della libreria. La Educational Bookshop, infatti, è da sempre un punto di riferimento per studenti, intellettuali e cittadini di tutte le fedi, offrendo un vasto assortimento di libri in arabo, ebraico e inglese, promuovendo così il dialogo e la comprensione reciproca tra le diverse comunità.
"Questo è un attacco inaccettabile alla libertà di espressione e al diritto all'informazione", ha dichiarato un rappresentante di un'organizzazione per i diritti umani, chiedendo un'indagine trasparente sull'accaduto. "La chiusura o anche solo l'intimidazione di spazi come la Educational Bookshop rappresentano un grave pericolo per la pace e la convivenza a Gerusalemme."
Il sequestro dei libri, in particolare, è stato definito un atto simbolico di censura, che mira a soffocare il dibattito e limitare l'accesso all'informazione. Non sono ancora chiare le motivazioni alla base dell'operazione, ma l'episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione nella Città Santa, dove la libertà di espressione e il diritto alla cultura sono sempre più spesso minacciati.
La comunità internazionale e numerose personalità politiche stanno esprimendo la propria preoccupazione per quanto accaduto. Si attendono ulteriori chiarimenti dalle autorità israeliane sulle motivazioni dell'arresto e del sequestro dei libri. Intanto, la Educational Bookshop, simbolo di resistenza pacifica, rimane al centro dell'attenzione internazionale, mentre la sua comunità si mobilita per difendere il suo diritto a esistere e a svolgere il suo importante ruolo nella società gerosolimitana.
La vicenda solleva interrogativi inquietanti sulla libertà di espressione e sul futuro del dialogo interculturale a Gerusalemme.
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