L'esercito europeo, secondo Prodi, frenerà la Russia: il riarmo UE un passo necessario
L'ex Premier Prodi attacca Trump: "Cinismo" su Zelensky, serve un esercito europeo
Roma, - L'ex Presidente del Consiglio Romano Prodi non ha usato mezzi termini nel condannare le dichiarazioni di Donald Trump riguardo al conflitto in Ucraina. In una recente intervista, Prodi ha definito "cinico" l'atteggiamento dell'ex presidente americano nei confronti di Volodymyr Zelensky, sottolineando la gravità delle sue affermazioni e la loro potenziale influenza sulla situazione geopolitica. Prodi ha espresso preoccupazione per la mancanza di solidarietà e la superficialità con cui Trump ha trattato la questione, evidenziando il pericolo di un indebolimento del fronte occidentale di fronte all'aggressione russa.
Secondo Prodi, la situazione richiede una risposta decisa e unita da parte dell'Europa. "Il riarmo dell'Unione Europea è un primo passo necessario, ma non sufficiente" ha affermato l'ex premier. "Serve un esercito europeo forte e coeso, capace di deterrenza e di intervento in caso di necessità. Solo così la Russia si fermerà". L'ex presidente della Commissione Europea ha ribadito la necessità di una maggiore integrazione militare europea, non solo per fronteggiare le minacce esterne, ma anche per rafforzare il ruolo dell'Ue sulla scena internazionale.
Le parole di Prodi arrivano in un momento di crescente tensione internazionale, con la guerra in Ucraina che continua a imperversare e le preoccupazioni per una possibile escalation del conflitto. La sua posizione si aggiunge al coro di voci che chiedono una maggiore coesione e una maggiore forza militare europea, sottolineando l'importanza di una difesa comune per garantire la sicurezza e la stabilità del continente. La proposta di un esercito europeo, più volte sollevata nel corso degli anni, sembra oggi più attuale che mai, alla luce delle sfide geopolitiche che l'Europa si trova ad affrontare.
Prodi ha inoltre invitato i leader europei ad affrontare il problema con determinazione, superando le divisioni interne e mostrando unità di fronte alla minaccia russa. "Non possiamo permetterci il lusso di divisioni e indecisioni." ha concluso Prodi, lanciando un appello alla responsabilità e alla solidarietà tra gli Stati membri dell'Unione Europea. "Il futuro della nostra sicurezza dipende dalla nostra capacità di agire insieme".
La posizione di Prodi, figura di spicco della politica europea, assume un peso significativo nel dibattito sulla difesa europea. La sua critica a Trump, unita alla sua enfatica richiesta di un esercito europeo, segna un importante punto di svolta nella discussione sulla sicurezza continentale, spingendo verso una maggiore riflessione sul ruolo e sulla necessità di una forza militare integrata europea.
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