Summit G7: Stati Uniti respingono piano canadese su "flotta fantasma" russa

Washington frena sul fronte multilaterale: No a nuove iniziative contro la Russia, pressing su Pechino

Gli Stati Uniti hanno mostrato un netto rifiuto a nuove iniziative multilaterali per contrastare la Russia, preferendo invece una linea più morbida nei confronti di Mosca e un approccio più deciso verso la Cina. Questa posizione è emersa chiaramente durante l'ultimo vertice del G7, dove l'amministrazione Biden ha bocciato la proposta canadese di creare una task force internazionale per contrastare la cosiddetta "flotta fantasma" russa, ovvero le navi da pesca che operano illegalmente, spesso in violazione delle sanzioni.

La decisione americana ha suscitato perplessità e preoccupazione tra i partner del G7. La proposta canadese, sostenuta da diversi paesi europei, mirava a coordinare gli sforzi internazionali per monitorare e contrastare l'attività illegale delle navi russe, che contribuisce a finanziare indirettamente l'apparato militare russo ed elude le sanzioni internazionali. La creazione di una task force avrebbe permesso una maggiore condivisione di informazioni e una cooperazione più efficace tra le forze navali e le autorità competenti dei vari paesi.

La scelta di Washington di opporsi a questa iniziativa, secondo alcuni analisti, riflette una strategia volta a evitare un'ulteriore escalation delle tensioni con la Russia, concentrando invece gli sforzi su un'azione più incisiva nei confronti della Cina, considerata la minaccia principale a lungo termine per gli interessi statunitensi. Questa strategia, tuttavia, rischia di indebolire il fronte occidentale e di lasciare spazio a interpretazioni contrastanti sulla determinazione delle democrazie occidentali a contrastare le azioni illegali di Mosca.

L'amministrazione Biden, invece di promuovere nuove iniziative multilaterali, sembra puntare su un approccio più bilaterale, privilegiando la diplomazia diretta con singoli paesi per affrontare le sfide poste dalla Russia e dalla Cina. Questa strategia, se da un lato potrebbe evitare di alimentare ulteriormente le tensioni, dall’altro potrebbe risultare meno efficace nel contrastare efficacemente le azioni aggressive e illegali di entrambi i paesi. L'esito del vertice del G7 evidenzia la crescente difficoltà di coordinare una risposta unitaria da parte delle democrazie occidentali di fronte alle sfide geopolitiche del momento.

La questione sollevata dalla proposta canadese sulla "flotta fantasma" russa, resta quindi aperta. La mancanza di un'azione multilaterale coordinata rischia di limitare l'efficacia delle sanzioni e di compromettere gli sforzi per contrastare le attività illegali che finanziano il conflitto in Ucraina. Le implicazioni di questa decisione americana saranno oggetto di attenta analisi nelle prossime settimane e mesi, con le ripercussioni che potrebbero estendersi ben oltre il settore della pesca.

(09-03-2025 00:43)