Nazareth: un Giubileo oscurato dalla guerra

Il Giubileo più amaro: Nazareth piange i pellegrini perduti con la guerra

Nazareth, Ottobre 2023. L'atmosfera che si respira a Nazareth in questo periodo dovrebbe essere di festa, di raccoglimento spirituale. È l'anno del Giubileo, le Porte Sante delle chiese principali sono aperte, offrendo ai fedeli la possibilità di ottenere le indulgenze, come avviene tradizionalmente a Roma. Ma la realtà è ben diversa. Un silenzio assordante ha sostituito il frenetico via vai di pellegrini provenienti da tutto il mondo. La guerra a Gaza ha cancellato il turismo religioso, lasciando le strade deserte e le botteghe chiuse.

"È un Giubileo amaro, un Giubileo a porte chiuse", sospira Elias, proprietario di un piccolo negozio di souvenir a pochi passi dalla Basilica dell'Annunciazione. "Prima della guerra, avevamo giorni di lavoro pieni, ora? Quasi nessuno. I pochi pellegrini che riescono ad arrivare sono quelli che già avevano prenotato il viaggio da tempo, e anche loro sono preoccupati, molti sono venuti solo per un breve periodo."

La situazione economica si fa drammatica. Le famiglie che dipendono dal turismo religioso si trovano in difficoltà. I ristoranti, gli alberghi, i negozi di artigianato, tutti soffrono le conseguenze del crollo delle presenze. "È una catastrofe," aggiunge Mariam, proprietaria di un caffè vicino alla chiesa. "Non solo per le nostre attività, ma anche per lo spirito della città. Nazareth vive grazie ai pellegrini, alla loro fede e alla loro gioia. Ora tutto è oscurato dalla tristezza della guerra."

Non solo un problema economico, ma anche un'ombra sulla spiritualità del luogo. La guerra a Gaza ha gettato un'ombra cupa su questo Giubileo, trasformando un momento di fede e di speranza in un periodo di incertezza e di sofferenza. Le Porte Sante, simbolo di perdono e di rinnovamento, restano aperte, ma il flusso dei pellegrini è drasticamente diminuito. Una situazione paradossale, dove la possibilità dell'indulgenza spirituale si scontra con la dura realtà della guerra e delle sue conseguenze concrete.

L'auspicio è che la pace torni presto nella regione, permettendo a Nazareth di riaprire le sue porte, non solo alle indulgenze spirituali, ma anche al turismo e alla vita che lo caratterizza, affinché il prossimo Giubileo possa essere celebrato con la gioia e la partecipazione che merita.

(09-03-2025 01:00)