Violenza sulle infermiere: quasi 100mila aggressioni nell'8 marzo. L'appello di Nursing Up

Quasi 100mila violenze sulle infermiere italiane: un'emergenza inaccettabile

L'8 marzo, Giornata internazionale della donna, è stata purtroppo segnata da un dato allarmante: quasi 100.000 aggressioni fisiche e psicologiche subite dalle infermiere italiane nel corso dell'anno. Un'emergenza denunciata con forza da Nursing Up, il sindacato delle professioni infermieristiche, che chiede a gran voce interventi concreti per proteggere le donne che ogni giorno si dedicano con abnegazione alla cura dei pazienti.

Antonio De Palma, esponente di Nursing Up, ha sottolineato come il sistema sanitario italiano sia sempre più "tutto al femminile", ma questa realtà, lontano dall'essere un vanto, si traduce in una crescente esposizione a violenze di ogni tipo. Le infermiere, spesso madri e mogli, si trovano a gestire situazioni ad alto rischio, sopportando quotidianamente pressioni e aggressioni che vanno ben oltre la normale stanchezza professionale. "Non si tratta di casi isolati", ha affermato De Palma, "ma di un problema sistemico che richiede una risposta immediata e incisiva da parte delle istituzioni".

Le aggressioni, come dettagliato nel comunicato stampa di Nursing Up, spaziano da insulti e minacce verbali a percosse e violenze fisiche più gravi. Una situazione che mina non solo la sicurezza delle professioniste, ma anche la qualità dell'assistenza sanitaria erogata. La crescente pressione sui servizi sanitari, unita alla carenza di personale e alla difficoltà di gestire situazioni complesse, contribuisce ad aggravare ulteriormente il problema.

Nursing Up chiede, quindi, l'implementazione di misure concrete per garantire la sicurezza delle infermiere: più personale, maggiore formazione sulla gestione dei conflitti, l'installazione di sistemi di videosorveglianza e, soprattutto, l'inasprimento delle pene per chi si macchia di tali reati. "Non possiamo permettere che le nostre donne continuino ad essere vittime di questa violenza inaccettabile", ha concluso De Palma. È necessario un cambio di passo, un impegno collettivo per tutelare chi, con coraggio e dedizione, si impegna ogni giorno per la salute di tutti noi.

È urgente un'azione decisiva da parte del Governo e delle Regioni per contrastare questa piaga sociale e garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per tutte le professioniste sanitarie. Approfondisci la questione online

(08-03-2025 04:01)