Ecco una possibile riformulazione del titolo: "Mario Giordano si racconta: dall'incontro con Feltri al rapporto con Berlusconi."
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Mario Giordano: "La mia voce? Un'arma! Ecco come ho conquistato Feltri e Berlusconi"
La voce. Un timbro inconfondibile, a volte graffiante, sempre diretto. La voce di Mario Giordano, giornalista e direttore, è un marchio di fabbrica. E proprio sulla sua voce, sulle sue peculiarità, ha costruito una carriera di successo. Recentemente, in un'intervista rilasciata a una testata online, Giordano si è lasciato andare a confidenze inedite sul suo percorso professionale, rivelando aneddoti che svelano come la sua peculiare vocalità sia stata, a volte, determinante.
"Ricordo ancora il giorno in cui mi presentai al colloquio con Vittorio Feltri," ha raccontato Giordano. "Ero emozionatissimo, ma sapevo di dover fare colpo. Quando iniziai a parlare, Feltri mi interruppe subito: 'Hai una voce strana, ragazzo!'. Io, anziché spaventarmi, rilanciai: 'Sì, direttore, è una voce che si fa sentire! E sono sicuro che farà sentire anche le notizie che scriverò'. A quanto pare, lo convinsi."
Ma non solo Feltri è rimasto colpito dalla sua voce. Giordano ha svelato anche un aneddoto riguardante Silvio Berlusconi: "Ogni volta che mi incrociava a Mediaset, Berlusconi mi salutava sempre dicendo: 'Ciao Giordano, come va? La voce è sempre la stessa!'. Era un modo affettuoso per prendermi in giro, ma anche per riconoscermi. Era come se la mia voce fosse diventata una sorta di... biglietto da visita!"
Giordano, che attualmente dirige Fuori dal Coro su Rete 4, continua a usare la sua voce senza filtri, affrontando temi scottanti e smascherando scandali. Un modo di fare giornalismo che, a quanto pare, paga, e che ha radici lontane, in quel timbro originale che ha saputo trasformare in un punto di forza.
E chissà se un giorno deciderà di scrivere un libro su questa sua particolare "arma"...
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