Violenza sulle infermiere: quasi 100mila aggressioni in un anno. Chi le protegge?

Quasi 100.000 Violenze contro le Infermiere: Un Appello per la Sicurezza

Un allarme lanciato in occasione dell'8 marzo: quasi 100.000 atti di violenza contro le infermiere in un solo anno. Una cifra agghiacciante che impone una riflessione urgente sulla sicurezza del personale sanitario e sul ruolo delle istituzioni.

La giornata internazionale della donna si è tinta di un colore cupo quest'anno. Non solo celebrazione dei traguardi raggiunti, ma anche e soprattutto un grido di allarme: secondo i dati emersi, quasi 100.000 infermiere hanno subito atti di violenza nell'ultimo anno. Una statistica scioccante che mette in luce una realtà drammatica, spesso sottovalutata e relegata ai margini del dibattito pubblico. Non si tratta solo di aggressioni fisiche, ma anche di insulti, minacce, molestie verbali e psicologiche che lasciano profonde ferite nelle professioniste della salute.

Chi difende le nostre donne? Questa domanda, carica di indignazione e preoccupazione, aleggia nell'aria. Le infermiere, in prima linea nella lotta contro la pandemia e in ogni altro momento di emergenza sanitaria, meritano rispetto, protezione e sicurezza. Il loro lavoro, spesso svolto in condizioni di stress e precarietà, non può essere ulteriormente aggravato da un clima di violenza e intimidazione.

È necessario un intervento immediato e concreto da parte delle istituzioni. Servono maggiori risorse per garantire la sicurezza degli ospedali e delle strutture sanitarie, con un aumento del personale di sicurezza e l'implementazione di sistemi di videosorveglianza efficaci. Inoltre, è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione per contrastare la cultura della violenza e per promuovere una maggiore consapevolezza del problema. È necessario un cambiamento culturale profondo, che riconosca il valore del lavoro delle infermiere e che le protegga da ogni forma di aggressione.

Le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria sono chiamate a intensificare la loro azione di tutela, fornendo alle professioniste strumenti di difesa e supporto legale. Non possiamo permettere che la violenza diventi un elemento consueto del lavoro delle infermiere. La loro sicurezza è una priorità assoluta, e la loro dignità deve essere rispettata e tutelata a tutti i costi.

È tempo di agire, di passare dalle parole ai fatti, e di garantire a queste donne la protezione che meritano. Il silenzio è complicità. Dobbiamo alzare la voce e chiedere giustizia per le infermiere vittime di violenza. Seguiremo con attenzione l'evoluzione della situazione e le iniziative che verranno intraprese per affrontare questa drammatica emergenza.

(08-03-2025 04:01)