Ossa in Val di Susa: confermato, sono di Mara Favro

Mara Favro, svolta nel giallo della Val di Susa: confermato il ritrovamento delle ossa

Una svolta decisiva nel caso della scomparsa di Mara Favro, la giovane donna di cui si erano perse le tracce in Val di Susa (Torino). Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, hanno portato ad una drammatica conferma: le ossa ritrovate nei pressi di Susa sono state identificate come appartenenti a Mara.

L'analisi del DNA, eseguita dal Ris di Parma, ha permesso di stabilire con certezza l'identità dei resti umani, mettendo fine a mesi di angoscia e incertezza per la famiglia e gli amici della giovane. La notizia, diffusa nelle ultime ore, ha suscitato profondo cordoglio nella comunità locale. Le indagini, ora concentrate sulla ricostruzione della dinamica dei fatti, procedono a ritmo serrato per fare piena luce sulla tragica scomparsa.

Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni giornalistiche, le ossa erano in uno stato di avanzato deterioramento, rendendo più complessa l'identificazione. La zona del ritrovamento, un'area impervia e poco frequentata della Val di Susa, è stata per giorni sottoposta a un'attenta perlustrazione da parte degli investigatori.

La Procura di Susa coordina le indagini, che si concentrano ora sull'accertamento delle cause della morte e sulla individuazione di eventuali responsabilità. Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, con l'obiettivo di fornire alla famiglia di Mara Favro risposte concrete e complete. L'ipotesi di reato al momento è ancora da definire, ma gli inquirenti stanno valutando tutte le possibili piste investigative.

La vicenda di Mara Favro rappresenta un dramma che ha scosso profondamente l'intera comunità della Val di Susa. La speranza è che la luce fatta sulle circostanze della scomparsa possa portare un po' di conforto ai suoi cari, pur nel dolore immenso per la perdita.

Seguiremo gli sviluppi del caso e vi terremo aggiornati su eventuali novità. Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a consultare i siti delle autorità competenti e i comunicati ufficiali.
Si raccomanda cautela nella diffusione di informazioni non verificate.

(07-03-2025 11:04)