Offese gravi: la Cassazione interviene.
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Cassazione: "Insulti inaccettabili" dopo la sentenza Diciotti
Roma, [Data Odierna] - La Presidente della Corte di Cassazione ha rilasciato una dichiarazione ferma in risposta alle reazioni, considerate oltremodo aggressive e offensive, che hanno seguito la sentenza relativa al caso "Diciotti". BRLa decisione della Suprema Corte, che ha visto [Sintesi molto breve e generica della sentenza, senza riferimenti a persone fisiche], ha scatenato un'ondata di commenti denigratori e attacchi personali rivolti ai magistrati coinvolti.
La Presidenza ha espresso "profonda preoccupazione" per il clima di intimidazione che si sta creando nei confronti della magistratura, sottolineando come tali attacchi non solo ledano l'immagine e la credibilità dell'istituzione, ma minino anche l'indipendenza e la serenità necessarie per l'esercizio della funzione giudiziaria. BR "Gli insulti rivolti ai magistrati sono inaccettabili e rappresentano un grave attacco allo Stato di diritto", ha dichiarato la Presidente. BR "La critica è legittima, il vilipendio no".
È stato ribadito che il diritto di critica, costituzionalmente garantito, non può e non deve mai trascendere in forme di aggressione verbale o intimidazione. BRLa Cassazione si riserva di valutare eventuali azioni legali a tutela dell'onorabilità dei propri magistrati e dell'istituzione stessa. BR La situazione è monitorata con attenzione, nella speranza che il dibattito pubblico ritrovi un tono più rispettoso e costruttivo.BRPer approfondimenti: Dettagli sulla vicenda
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