L'omicidio di Giulia: Tramontano chiede più prevenzione e un cambio culturale

Il dolore e la speranza di Franco Tramontano: "In ricordo di Giulia, borse di studio a Brescia"

Il padre di Giulia Tramontano, uccisa a coltellate dal suo compagno Alessandro Impagnatiello, ora condannato all'ergastolo, guarda al futuro con un misto di dolore e speranza.

Andiamo nelle scuole, a Brescia hanno previsto borse di studio intitolate a mia figlia e al bambino che aspettava”, ha dichiarato Franco Tramontano in una recente intervista, le parole cariche di una commozione profonda ma anche di una determinazione a non lasciare che la tragedia si trasformi in semplice oblio. La morte violenta di Giulia, avvenuta a soli 29 anni, ha scosso profondamente l'Italia. La brutalità del gesto, aggravata dalla gravidanza di Giulia, ha acceso un dibattito nazionale sulla violenza contro le donne.

Giulia è stata uccisa dall’odio”, ha proseguito Tramontano, “serve più prevenzione e un cambio culturale profondo. Non possiamo permettere che altre donne subiscano la stessa sorte.” Le sue parole sono un grido di dolore, ma anche un appello accorato alla società affinché si attivi per contrastare la violenza di genere con azioni concrete e incisive. La decisione di istituire borse di studio in memoria di Giulia e del figlio che aspettava rappresenta un gesto di speranza, un tentativo di trasformare una tragedia in un faro di consapevolezza.

L'iniziativa di Brescia, che prevede l'assegnazione di borse di studio a studenti meritevoli, è un segnale importante. Si tratta di un’azione concreta che onora la memoria di Giulia e, allo stesso tempo, punta a costruire un futuro migliore per le giovani generazioni, ispirando loro valori di rispetto, uguaglianza e solidarietà. L'impegno di Franco Tramontano, che sta lavorando attivamente per promuovere la prevenzione e la sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne, rappresenta un esempio di coraggio e di dignità.

La lotta contro la violenza di genere richiede un impegno collettivo, un cambiamento di mentalità che coinvolga istituzioni, associazioni e singoli cittadini. La storia di Giulia Tramontano e la determinazione del padre Franco rappresentano un monito e, allo stesso tempo, un appello a non rimanere indifferenti di fronte a questa emergenza sociale. L’auspicio è che l’iniziativa delle borse di studio a Brescia possa diventare un modello da replicare in altre città italiane, contribuendo a costruire una società più giusta e sicura per tutte le donne.

La redazione si unisce al dolore della famiglia Tramontano e si augura che la memoria di Giulia possa essere di ispirazione per un futuro libero dalla violenza.

(08-03-2025 01:00)