8 Marzo: Oltre gli slogan, proposte concrete

Otto Marzo 2024: Un respiro di cambiamento?

L'eco del 1985 riecheggia nel 2024: Un articolo di Silvana Mazzocchi del 1985, intitolato "Un 8 Marzo senza vittimismo, con meno slogan e più proposte", torna prepotentemente alla mente osservando le celebrazioni di quest'anno. Allora come oggi, la Giornata Internazionale della Donna si è presentata come un palcoscenico complesso, un intreccio di cortei, mimose e riflessioni sul ruolo della donna nella società. Mentre nel 1985, secondo l'articolo di Mazzocchi, si auspicava un cambiamento di rotta verso una celebrazione meno incentrata sul vittimismo e più protesa verso proposte concrete, anche nel 2024 si avverte la stessa necessità di un'evoluzione.

Quest'anno, le manifestazioni si sono caratterizzate per una varietà di toni: dalle marce energiche e partecipate, che hanno scandito richieste chiare di parità salariale e di maggiori tutele contro la violenza di genere, a momenti più riflessivi, concentrati su dibattiti e confronti.

La tradizionale distribuzione di mimose, simbolo di delicatezza e forza femminile, ha accompagnato questi eventi, ma non ha oscurato la determinazione che permeava l'atmosfera. Si è percepita una spinta propulsiva verso un futuro dove la celebrazione non sia solo un ricordo del passato, ma un trampolino di lancio per il raggiungimento di una reale uguaglianza.

Diversamente dal clima forse più idealista del passato, il dibattito odierno sembra più pragmatico, orientato alla ricerca di soluzioni concrete. Si è parlato molto di politiche di conciliazione vita-lavoro, di accesso equo alle opportunità, di azioni mirate per combattere la violenza sulle donne. E' emersa la necessità di un impegno continuo e collettivo, che vada oltre la simbolica celebrazione di un solo giorno.

Un confronto generazionale? Forse, nel 2024, la riflessione suggerita da Mazzocchi nel lontano 1985, ha trovato una sua ulteriore evoluzione. Mentre il messaggio di allora puntava ad un rinnovamento del linguaggio e delle modalità di protesta, oggi si percepisce una maggiore consapevolezza della necessità di un'azione politica tangibile e di una maggiore attenzione alle diverse sfumature delle realtà femminili.

Il cammino verso una società veramente paritaria è ancora lungo, ma le manifestazioni dell'8 Marzo 2024 sembrano indicare una crescente maturità e una maggiore consapevolezza del ruolo attivo che le donne intendono assumere nel plasmare il proprio futuro. La mimosa, dunque, non è solo un fiore, ma il simbolo di una lotta che continua, evoluta e più determinata che mai. Un impegno che va oltre la retorica e si traduce in richieste concrete e costruttive.

(08-03-2025 00:01)