Omicidio Mastropietro: faccia a faccia in prigione tra la madre e Oseghale, sette anni dopo.
Incontro in Carcere: il Dolore di una Madre, la Forza del Perdono
Sette anni dopo l'orrore, un incontro carico di significato si è consumato tra le mura del carcere. Alessandra Verni, la madre di Pamela Mastropietro, la giovane brutalmente uccisa nel 2018, ha incontrato Innocent Oseghale, l'uomo condannato all'ergastolo per l'efferato crimine. Un momento di immensa intensità emotiva, descritto dalla signora Verni con parole che trasudano dolore, ma anche una sorprendente forza d'animo.
“Ho provato tante emozioni,” ha dichiarato Alessandra Verni, visibilmente provata ma con una dignità che commuove. “Ringrazio Dio per essere rimasta calma, lucida nell'affrontarlo. Era importante per me guardarlo negli occhi, cercare di capire, anche se forse non potrò mai comprendere appieno tanta crudeltà.”
L'incontro, fortemente voluto dalla signora Verni, è stato preparato con cura, con il supporto di mediatori e psicologi, per garantire un ambiente il più possibile sereno e controllato.
Si è trattato di un'occasione per porre domande rimaste senza risposta, per affrontare il dolore in un modo diverso, forse per iniziare un lungo e difficile percorso di elaborazione del lutto.
"Non si tratta di perdono", ha precisato la madre, "ma di trovare una forma di pace interiore, per me e per l'anima di Pamela."
La notizia dell'incontro ha suscitato reazioni contrastanti nell'opinione pubblica, tra chi esprime comprensione per il gesto di una madre straziata e chi lo considera un'ulteriore sofferenza inflitta a chi ha già subito troppo.
Resta il gesto di una donna coraggiosa, che ha scelto di affrontare il suo carnefice a viso aperto, alla ricerca di un barlume di verità in un abisso di dolore.
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