Hiroshima: Mattarella ricorda le vittime e incontra i sopravvissuti
Mattarella ad Hiroshima: omaggio alle vittime e ammonimento alla Russia
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha compiuto oggi una commovente visita ad Hiroshima, deponendo una corona di fiori al Monumento della Pace, eretto nel luogo esatto in cui esplose la bomba atomica nel 1945, causando la morte di decine di migliaia di persone. Un gesto silenzioso ma carico di significato, che ha sottolineato il profondo rispetto per le vittime di quella tragedia e la necessità di preservare la memoria per impedire che simili orrori si ripetano.
La visita del Capo dello Stato si inserisce nel più ampio contesto di un viaggio in Giappone che lo ha visto impegnato in diversi incontri istituzionali. Di particolare rilievo l'incontro con l'Associazione dei sopravvissuti alla bomba atomica (hibakusha), un'organizzazione insignita del Premio Nobel per la Pace.
Durante il colloquio, Mattarella ha rivolto un forte appello alla pace, richiamando le inquietanti minacce provenienti dalla Russia e sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale per la risoluzione dei conflitti. Il Presidente ha ricordato la necessità di un impegno costante per la non proliferazione nucleare, un impegno reso ancora più urgente dalla situazione geopolitica attuale.
La scelta di Hiroshima come tappa del suo viaggio non è casuale. La città, simbolo della distruzione atomica, rappresenta un monito per l'umanità intera, un monito che Mattarella ha voluto ribadire con forza. La sua presenza, la deposizione della corona, il dialogo con gli hibakusha, rappresentano un messaggio chiaro e potente: la memoria delle vittime deve essere custodita gelosamente, la pace deve essere perseguita con determinazione, e le minacce alla pace globale devono essere affrontate con fermezza e unità.
La visita del Presidente Mattarella ad Hiroshima è stata accolta con grande commozione e apprezzamento, sia in Giappone che in Italia. Un evento di grande impatto simbolico, che ribadisce l'impegno dell'Italia per la pace e la condanna di ogni forma di violenza e distruzione.
L'incontro con gli hibakusha ha permesso a Mattarella di ascoltare direttamente le testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle l'orrore della bomba atomica, rendendo ancora più profonda la riflessione sulla necessità di costruire un futuro libero dalla minaccia nucleare. Un futuro che, come ha sottolineato il Presidente, richiede un impegno collettivo e costante.
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