Nucleare iraniano: l'AIEA accusa, Zarif lascia.
```html
Terremoto in Iran: Si dimette Javad Zarif, l'architetto dell'accordo nucleare
Teheran - Un fulmine a ciel sereno scuote la politica iraniana. Javad Zarif, figura di spicco del fronte riformista e braccio destro del candidato presidenziale Massoud Pezeshkian, ha rassegnato le proprie dimissioni. La notizia, diffusa questa mattina, ha colto di sorpresa analisti e osservatori internazionali, soprattutto alla luce della delicata situazione geopolitica legata al programma nucleare iraniano.
Zarif, noto per il suo ruolo cruciale nella negoziazione del JCPOA (Joint Comprehensive Plan of Action), l'accordo sul nucleare iraniano del 2015, ha motivato la sua decisione con "ragioni personali e divergenze di vedute sulla strategia politica del paese". Tuttavia, molti ritengono che la sua scelta sia legata alle crescenti tensioni con la linea dura del regime, che ha progressivamente eroso i margini di manovra dei riformisti.
L'accordo del 2015, volto a limitare il programma nucleare iraniano in cambio della revoca delle sanzioni economiche, è stato di fatto annullato nel 2018 dalla decisione dell'allora presidente statunitense Donald Trump di ritirarsi unilateralmente e reimporre pesanti sanzioni. Da allora, l'Iran ha gradualmente ripreso ad arricchire l'uranio, superando i limiti fissati dall'accordo, come denunciato ripetutamente dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA). La decisione di Zarif arriva in un momento critico, con le trattative per un possibile ritorno al JCPOA in stallo e crescenti preoccupazioni sulla direzione che prenderà il programma nucleare iraniano. Resta da vedere quali saranno le implicazioni di questa dimissione sulla campagna elettorale di Pezeshkian e, più in generale, sul futuro politico dell'Iran.
Il futuro dell'Iran resta incerto, ma una cosa è chiara: la dimissione di Zarif segna un punto di svolta significativo.
```(