Meloni al vertice Ue: i rischi per l'Italia di un aumento della spesa militare

Ue: Via libera a piano riarmo da 800 miliardi, Ungheria contraria solo sulle armi all'Ucraina

Un vertice straordinario dell'Unione Europea ha sancito l'approvazione di un piano da 800 miliardi di euro per il rafforzamento delle capacità di difesa dell'Unione. Una decisione storica, presa con il voto unanime di 26 Stati membri, mentre l'Ungheria, guidata da Viktor Orbán, si è astenuta, manifestando la sua opposizione solo in merito alla fornitura di nuove armi all'Ucraina.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha accolto con soddisfazione l'esito del vertice, definendolo un "momento cruciale" per la sicurezza europea. Il piano, articolato su diversi anni, mira a modernizzare le forze armate europee e a garantire una maggiore interoperabilità tra gli eserciti dei diversi Stati membri. Si prevede un incremento significativo degli investimenti in tecnologie avanzate e nella ricerca e sviluppo nel settore della difesa.

Il voto, pur unanime sulla linea generale del piano, evidenzia le delicatezza del momento geopolitico. La posizione dell'Ungheria, seppur limitata al capitolo forniture militari a Kiev, sottolinea le divisioni interne all'Ue sulla strategia da adottare nei confronti della guerra in Ucraina. La premier italiana Giorgia Meloni, intervenendo dopo il voto, ha espresso alcune perplessità sul termine "riarmo", definendolo forse inappropriato per il contesto italiano. Ha sottolineato l'esistenza di rischi per un paese come l'Italia, senza però entrare nello specifico. La dichiarazione della Meloni apre a un dibattito sul peso e sulle implicazioni della decisione per i singoli Stati membri e sulle possibili conseguenze future.

La strada per l'implementazione del piano sarà lunga e complessa, richiedendo una stretta collaborazione tra gli Stati membri e una gestione attenta delle risorse. Resta da vedere come il piano si svilupperà nei prossimi anni e come si concretizzeranno le strategie di sicurezza e difesa collettiva dell'Ue alla luce delle diverse sensibilità nazionali.

Per approfondimenti sulla posizione italiana, è possibile consultare le dichiarazioni ufficiali del governo italiano. Governo.it

(07-03-2025 04:45)