Il piano di riarmo tedesco di Merz in bilico: il debito pubblico frena la Germania
Germania, il piano di Merz per il riarmo traballa: l'allarme debito
La Germania è alle prese con una difficile equazione: rilanciare le proprie capacità militari, come fortemente voluto dal leader della CDU Friedrich Merz, e contemporaneamente mantenere sotto controllo l'esplosivo livello del debito pubblico. Un'impresa ardua, che secondo molti osservatori sta mostrando già i primi segni di cedimento. Il piano ambizioso di Merz per un massiccio riarmo, presentato come necessario per far fronte alle nuove sfide geopolitiche, sta infatti incontrando crescenti resistenze all'interno del governo e tra l'opinione pubblica.
Le spese militari tedesche, già in aumento, rischiano di aggravare ulteriormente una situazione economica già precaria. L'inflazione elevata e la crisi energetica hanno messo sotto pressione le finanze pubbliche, rendendo difficile reperire le risorse necessarie per finanziare un piano di riarmo così impegnativo. Secondo alcuni analisti economici, come il professor Hans-Werner Sinn dell'Ifo Institut, l'obiettivo di raggiungere la soglia del 2% del PIL destinato alla Difesa entro il 2024, come promesso dalla Germania alla NATO, è di difficile realizzazione senza un ulteriore aumento della pressione fiscale o un significativo taglio ad altre voci di spesa.
Il dibattito politico in Germania è infuocato. I Verdi, partner di governo della SPD, esprimono forti perplessità sull'entità delle spese militari, preferendo investimenti maggiori nelle energie rinnovabili e nella transizione ecologica. Anche all'interno della stessa CDU, sebbene vi sia un forte sostegno al riarmo, si stanno facendo strada voci di cautela sulla sostenibilità del piano di Merz, vista la situazione economica attuale.
La situazione è ulteriormente complicata dalle pressioni provenienti dall'Unione Europea, che richiede agli Stati membri di attenersi ai parametri di bilancio. Una crescita eccessiva del debito tedesco potrebbe portare a sanzioni e a un'ulteriore destabilizzazione dei mercati finanziari. La pressione dunque su Merz e sul governo Scholz è alta, costretti a trovare un delicato equilibrio tra la necessità di rafforzare la Difesa nazionale e la necessità di garantire la stabilità economica del paese.
Il piano di Merz, pertanto, rischia di perdere slancio e di essere ridimensionato, almeno nelle sue parti più ambiziose. L'allarme debito suona forte in Germania, mettendo in discussione il futuro del riarmo e la stessa strategia di politica estera del governo.
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