Acciaieria di Taranto: un futuro tra Stato, privati e interessi azeri, dopo Riva e ArcelorMittal.

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Ex Ilva Taranto: Un Futuro Incerto tra Accuse, ArcelorMittal e Interessi Azeri

La saga dell'acciaieria più grande d'Europa, l'ex Ilva di Taranto, continua a tenere col fiato sospeso l'Italia. Dall'inizio del procedimento penale per disastro ambientale, passando per la gestione controversa della famiglia Riva e l'intervento, poi naufragato, di ArcelorMittal, la fabbrica è ora al centro di una nuova, intricata partita a scacchi.

Il 2024 si apre con nuove ombre sul futuro dello stabilimento. Dopo l'uscita di scena di ArcelorMittal, la gara per la gestione è ristretta a due contendenti: Baku Steel Company, azienda azera, e Jindal Steel & Power, gruppo indiano. Entrambe le offerte sono al vaglio del Governo, che si trova di fronte a una decisione cruciale per il futuro industriale di Taranto e per la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Il coinvolgimento di Baku, in particolare, solleva interrogativi. Mentre le autorità azere puntano a rilanciare l'acciaieria e a modernizzare gli impianti, alcune voci critiche mettono in guardia sulla trasparenza delle operazioni e sulle implicazioni geopolitiche di un investimento così importante da parte di un paese con un sistema politico considerato autoritario.
Si attende ora la decisione del Governo, che dovrà valutare attentamente i piani industriali, le garanzie ambientali e gli aspetti finanziari di entrambe le offerte. L'obiettivo dichiarato è quello di rilanciare l'acciaieria, tutelando al contempo la salute dei cittadini e l'ambiente. Un compito arduo, in un contesto segnato da anni di controversie, inchieste giudiziarie e promesse disattese.

Il piano di risanamento ambientale e la decarbonizzazione degli impianti restano priorità assolute, indipendentemente da chi sarà il futuro gestore. La transizione verso un'acciaieria "verde" è un imperativo non solo per rispondere alle normative europee, ma anche per garantire un futuro sostenibile alla città di Taranto.

Il destino dell'ex Ilva è quindi appeso a un filo, in attesa di una decisione che potrebbe segnare una svolta, nel bene o nel male, per l'intera comunità tarantina. È possibile leggere un articolo di approfondimento sulla questione.

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(05-03-2025 11:32)