Videocamera: prova decisiva nel caso Paganelli? Dassilva potrebbe essere scagionato.
Caso Paganelli: l'altezza dell'uomo nel video potrebbe scagionare Dassilva?
Un nuovo elemento potrebbe ribaltare le sorti dell'inchiesta sull'omicidio di Maria Paganelli, la 78enne trovata morta nel suo garage il 16 luglio scorso con 29 coltellate. L'analisi delle immagini di videosorveglianza, infatti, sembrerebbe indicare un'altezza dell'aggressore incompatibile con quella di Flavio Dassilva, attualmente in carcere con l'accusa di omicidio. La discrepanza, se confermata, potrebbe costituire una prova decisiva a favore dell'uomo, attualmente detenuto dal 16 luglio.
Secondo quanto riportato da fonti investigative, le immagini, seppur di bassa qualità, mostrerebbero un individuo di statura significativamente diversa da quella di Dassilva. Gli inquirenti stanno ora procedendo a una perizia più approfondita per stabilire con precisione l'altezza dell'uomo ripreso dalle telecamere e confrontare i dati con quelli dell'indagato. Questa nuova pista investigativa potrebbe portare a un clamoroso colpo di scena nel caso che ha scosso la comunità.
L'indagine, inoltre, coinvolge anche la nuora di Paganelli, accusata di favoreggiamento. Le sue dichiarazioni e il suo comportamento sono al vaglio degli inquirenti, che cercano di ricostruire con precisione la dinamica dell'accaduto e il ruolo che la donna avrebbe avuto nel delitto. La posizione della nuora resta, per ora, delicata, e la sua eventuale complicità nell'omicidio è ancora oggetto di approfondimento investigativo. L'esito delle indagini sulla sua eventuale responsabilità potrebbe influenzare pesantemente l'intero quadro processuale.
La perizia sulle immagini di videosorveglianza è considerata cruciale per la difesa di Dassilva. Il suo avvocato, infatti, sta già preparando una strategia difensiva basata proprio sulla presunta incompatibilità tra l'altezza dell'uomo ripreso nel video e quella del suo assistito. Se la perizia confermerà questa tesi, si aprirà un nuovo scenario investigativo, con la necessità di rivalutare tutte le prove raccolte finora e di individuare un nuovo sospettato.
La vicenda rimane avvolta nel mistero, con interrogativi ancora irrisolti. L'attenzione mediatica è alta, e la comunità attende con ansia gli sviluppi delle indagini. Il caso Paganelli, dunque, è lontano dall'essere chiuso e le prossime settimane saranno decisive per chiarire la verità su quanto accaduto nel garage quella tragica sera di luglio. L'esito della perizia potrebbe non solo scagionare Dassilva, ma anche indirizzare le indagini verso una nuova, inaspettata direzione.
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