Da oggi, tariffe Usa su Canada e Messico

Guerra commerciale: Trump colpisce l'agroalimentare, Cina e Canada reagiscono

La guerra commerciale innescata dall'amministrazione Trump si intensifica, con nuove misure che colpiscono duramente il settore agroalimentare americano. A partire dal 2 aprile, la Cina ha imposto dazi del 10% su una vasta gamma di prodotti americani, tra cui soia, carne di maiale, frutta e prodotti agricoli trasformati. Questa decisione rappresenta una risposta alle tariffe imposte da Washington su merci cinesi.
Non solo la Cina: anche il Canada ha introdotto contromisure, imponendo un embargo sugli alcolici provenienti dagli Stati Uniti. Questa azione, che si aggiunge alle tariffe già in vigore su altri prodotti, evidenzia l'escalation del conflitto commerciale tra i due paesi vicini. Nel frattempo, come previsto, sono entrati in vigore i dazi statunitensi contro Canada e Messico, riguardanti l'acciaio e l'alluminio.
La situazione appare estremamente tesa, con gravi ripercussioni previste per l'economia globale. Il settore agroalimentare americano, già in difficoltà per altre ragioni, si trova ora a dover fronteggiare una sfida enorme rappresentata dalle tariffe cinesi, che potrebbero compromettere significativamente le esportazioni. La reazione del Canada, con il divieto sugli alcolici, aggiunge ulteriore pressione sull'amministrazione Trump.
Si attende con ansia un possibile annuncio di compromesso da parte del Presidente Trump, previsto per domani. Tuttavia, le dichiarazioni finora rilasciate da Washington non lasciano spazio a un ottimismo eccessivo. La situazione rimane critica e le conseguenze economiche di questa guerra commerciale potrebbero essere di vasta portata, con ripercussioni significative sulla produzione agricola e sul commercio internazionale. L'incertezza regna sovrana e gli operatori del settore attendono con apprensione gli sviluppi delle prossime ore. La posta in gioco è alta e il futuro del commercio globale appare sempre più incerto. Fonti vicine alla Casa Bianca suggeriscono che una soluzione immediata è improbabile, e che le tensioni potrebbero protrarsi per lungo tempo. Il rischio di un'ulteriore escalation rimane concreto. Reuters e Bloomberg offrono aggiornamenti costanti sulla situazione.

(04-03-2025 22:43)