Dentro la Gintoneria: tra eccessi, vizi e ombre della Milano notturna.
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La Gintoneria sotto accusa: "Più kitsch che lusso, tra escort e sospetti di droga"
Milano - Le luci al neon, i cocktail colorati, l'atmosfera patinata dei social. Ma dietro la facciata scintillante della Gintoneria, locale reso celebre anche dalla visibilità del suo proprietario, Lacerenza, si celerebbe una realtà ben diversa, almeno stando alle testimonianze raccolte da Affaritaliani.it e riportate in un articolo che sta facendo discutere la Milano della movida.
"È come la vedi sui social, non diversa da tanti altri posti", racconta un cliente anonimo, descrivendo un ambiente che, al di là dell'apparenza, non si distinguerebbe particolarmente dalla concorrenza. Tuttavia, la narrazione si fa più cupa quando si parla di presunta presenza di escort e di voci insistenti sull'uso di cocaina all'interno del locale.
L'articolo di Affaritaliani.it dipinge un quadro controverso, dove lusso e decadenza si mescolano in un mix esplosivo. Definito come "il peggio della Milano da bere", la Gintoneria sarebbe, secondo alcuni, un concentrato di eccessi e superficialità.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Sui social network, la vicenda ha scatenato un acceso dibattito tra chi difende l'immagine del locale e chi, invece, ne critica i presunti lati oscuri. Resta da vedere se le accuse mosse troveranno riscontro in eventuali indagini da parte delle autorità competenti.
Per approfondire la vicenda, si rimanda all'articolo originale su: Affaritaliani.it
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