Acciaierie d'Italia, svolta: siglato l'accordo per la cassa integrazione. Riduzione del personale a 3.062 unità nel 2025.
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Ex Ilva, spiraglio di speranza: raggiunto l'accordo sulla cassa integrazione
Taranto, la vertenza Ex Ilva sembra avviarsi verso una soluzione, o almeno, verso una tregua. Dopo settimane di intense trattative, è stato siglato un accordo che riguarda la gestione degli ammortizzatori sociali e i livelli occupazionali.
La notizia, accolta con cauto ottimismo dalle sigle sindacali, prevede un graduale ridimensionamento del numero di addetti in cassa integrazione. L'intesa, frutto di un confronto serrato, definisce un percorso che mira a contenere l'impatto sociale della crisi industriale che attanaglia l'acciaieria.
BR
Secondo quanto emerso, l'obiettivo per il 2025 è di arrivare a 3.062 addetti. Un numero che, seppur significativo, rappresenta un passo avanti rispetto alle previsioni più pessimistiche. Resta da capire come verrà gestita la transizione e quali misure verranno adottate per la ricollocazione dei lavoratori coinvolti.
BR
La firma dell'accordo rappresenta un primo segnale positivo, ma la strada è ancora lunga e costellata di incognite. L'attenzione rimane alta e le parti sociali si sono impegnate a monitorare costantemente la situazione, pronti a intervenire in caso di necessità.
BR
Il futuro dell'Ex Ilva, e di Taranto, rimane appeso a un filo. Un filo di speranza, alimentato da questo accordo, ma anche da una forte volontà di trovare soluzioni concrete e durature per rilanciare l'economia del territorio.
BR
Ulteriori dettagli e sviluppi saranno disponibili nelle prossime ore.
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