Macerata, scarcerato Luca Traini: condanna ridotta per la sparatoria contro i migranti.

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Caso Macerata: Luca Traini torna libero, la città divisa

L'eco del caso Mastropietro, la giovane 18enne brutalmente uccisa, continua a risuonare. Questa settimana, Luca Traini, l'uomo che nel 2018 sparò a sei persone di origine straniera a Macerata, è tornato in libertà. Traini aveva motivato il suo gesto come un atto di "giustizia" personale, una vendetta per l'omicidio di Pamela, perpetrato da uno spacciatore di nazionalità nigeriana.BRBRLa notizia della sua scarcerazione ha immediatamente riacceso le polemiche. La comunità maceratese è profondamente divisa: c'è chi considera Traini un eroe, mosso da un impulso comprensibile seppur inaccettabile, e chi invece lo condanna fermamente come un criminale che ha alimentato l'odio razziale.BRBRTraini era stato condannato a 12 anni per strage con l'aggravante dell'odio razziale. La sua liberazione anticipata, per buona condotta, ha generato indignazione in alcuni settori della società civile e tra le associazioni che si battono contro il razzismo.BRBRLe autorità locali, contattate, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, limitandosi a ribadire l'importanza di mantenere la calma e il rispetto per le istituzioni. La vicenda, tuttavia, rimane un monito sui pericoli dell'esasperazione e della giustizia fai-da-te. BRBR[Non inserire link a testate giornalistiche come Ansa, AffariItaliani e non inserire commenti come : [inserire qui un link a una galleria fotografica o a un approfondimento online]]```

(04-03-2025 09:58)