Meloni frena sull'invio di truppe in Ucraina: dubbi sull'efficacia.
Meloni frena sugli aiuti militari all'Ucraina: "Nessun soldato italiano, non ne sono convinta"
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha esortato alla calma e alla lucidità in seguito all'accelerazione degli aiuti militari da parte di Francia e Regno Unito all'Ucraina. In una dichiarazione rilasciata nel corso della giornata, Meloni ha ribadito con fermezza la posizione italiana sulla questione: "L'Italia non invierà soldati in Ucraina. Non sono convinta dell'efficacia di tale intervento militare diretto, considerando la complessità del conflitto e le sue implicazioni geopolitiche."
La premier ha sottolineato l'importanza di una strategia di sostegno all'Ucraina basata su un approccio diversificato e ponderato, privilegiando gli aiuti umanitari e il supporto economico, piuttosto che un intervento militare diretto. "Crediamo che sia fondamentale continuare a fornire assistenza umanitaria e a collaborare con i nostri alleati europei per garantire la sicurezza e la stabilità regionale", ha precisato Meloni. "Ma l'invio di truppe italiane sul campo, al momento, non è una soluzione che considero efficace o necessaria."
Le parole di Meloni arrivano in un momento di crescente tensione internazionale, con Parigi e Londra che hanno annunciato un'escalation degli aiuti militari a Kiev. Questa decisione ha innescato un dibattito acceso all'interno dell'Unione Europea, con alcuni paesi che chiedono un impegno militare più incisivo, mentre altri, come l'Italia, mantengono una posizione più cauta.
La dichiarazione della premier rappresenta un segnale forte di una linea politica italiana che si differenzia, almeno per quanto riguarda l'intervento militare diretto, da quella di alcuni partner europei. Meloni ha ribadito l'impegno dell'Italia a sostenere l'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa, ma ha anche sottolineato l'importanza di evitare qualsiasi passo che possa escalare ulteriormente il conflitto e compromettere la stabilità internazionale. La posizione italiana, quindi, sembra orientata a mantenere un equilibrio delicato tra solidarietà con Kiev e la necessità di evitare un coinvolgimento militare diretto che potrebbe avere conseguenze imprevedibili.
Il governo italiano, intanto, continua a monitorare da vicino la situazione e a coordinarsi con gli alleati per trovare soluzioni diplomatiche al conflitto, nel rispetto dei principi di pace e sicurezza internazionale. La posizione di Meloni, seppur decisa, lascia spazio a possibili evoluzioni future a seconda dell'evolversi della situazione sul terreno.
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