Pro Vita protesta contro Max Felicitas: sit-in davanti a una scuola
Max Felicitas "censurato", si incatena davanti a una scuola
Max Felicitas, attivista LGBTQ+, si è incatenato questa mattina davanti all'Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII" di Roma, provocando un certo clamore e un intervento delle forze dell'ordine. L'azione di protesta, rivendicata dallo stesso Felicitas tramite un post su Facebook, è una risposta alla presunta "censura" da parte di alcuni gruppi Pro Vita, che avrebbero impedito la presentazione del suo libro, "Oltre l'arcobaleno: storie di famiglie arcobaleno", in una scuola della Capitale.Secondo quanto dichiarato dallo stesso Felicitas, l'evento di presentazione, inizialmente programmato all'interno dell'Istituto Comprensivo, sarebbe stato cancellato a seguito di forti pressioni da parte di associazioni Pro Vita, che avrebbero contestato il contenuto del libro, ritenuto "inappropriato" per studenti di età scolare. "Non accetterò che la verità e il rispetto vengano silenziati dalla paura e dall'ignoranza," ha dichiarato Felicitas ai giornalisti presenti sul posto, visibilmente emozionato ma determinato. L'attivista è rimasto incatenato per diverse ore, sollecitando un confronto pubblico sul tema dell'inclusione LGBTQ+ nelle scuole e denunciando quella che considera una grave violazione della libertà di espressione.
L'incendio mediatico alimentato dall'azione di protesta ha spinto diverse organizzazioni per i diritti civili a esprimere solidarietà a Felicitas, condannado il presunto tentativo di censura. La Rete Lenford, ad esempio, ha pubblicato un comunicato stampa esprimendo “profonda preoccupazione per quanto accaduto” e sottolineando l'importanza del dialogo e della comprensione rispetto al tema della diversità sessuale e di genere nelle scuole.
Al momento, le associazioni Pro Vita coinvolte non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all'accaduto. Le forze dell'ordine, intervenute sul posto, hanno provveduto a monitorare la situazione e a garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico. La vicenda, sicuramente, aprirà un dibattito acceso sulle modalità di affrontare temi delicati e sensibili come l'orientamento sessuale e l'identità di genere all'interno delle istituzioni scolastiche. Si attendono ulteriori sviluppi e chiarimenti dalla scuola e dalle organizzazioni coinvolte. L'incidente solleva interrogativi cruciali sul ruolo della scuola nella promozione dell'inclusione e del rispetto delle diversità.
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