Governo italiano: nessun soldato in Ucraina, bocciato il piano Macron-Starmer

Meloni frena l'invio di truppe in Ucraina: scontro con Macron e Starmer

Giorgia Meloni ha ribadito con forza la posizione italiana sull'invio di soldati in Ucraina, affossando di fatto il piano proposto da Emmanuel Macron e Keir Starmer. La Premier, intervenuta durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha dichiarato: "L'Italia non invierà truppe da combattimento in Ucraina".

La decisione della Meloni rappresenta un duro colpo per le iniziative promosse dal presidente francese e dal leader laburista britannico, che avevano prospettato un aumento significativo del contingente militare a sostegno di Kiev. La Premier ha sottolineato la necessità di mantenere un approccio cauto e ponderato, privilegiando il sostegno umanitario e l'invio di aiuti militari difensivi, in linea con la posizione finora espressa dal governo italiano.

"La nostra priorità è la sicurezza nazionale e la stabilità regionale", ha aggiunto Meloni, ribadendo la ferma condanna dell'aggressione russa ma escludendo categoricamente la partecipazione diretta di forze armate italiane alle operazioni belliche. La scelta dell'Italia si pone in contrasto con le pressioni crescenti da parte di alcuni Paesi europei per un maggiore coinvolgimento militare diretto nella guerra.

La posizione di Meloni è stata oggetto di ampi dibattiti nelle ultime settimane, con diverse personalità politiche che si sono espresse a favore o contro l'invio di truppe. La decisione finale, però, sembra essere stata presa in piena autonomia dal governo italiano, considerando le implicazioni geopolitiche e le potenziali conseguenze per la sicurezza nazionale.

Questa scelta potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni internazionali, in particolare tra Italia e Francia, tradizionalmente alleate nell'ambito dell'Unione Europea. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà la situazione e quali saranno le reazioni dei principali attori coinvolti nel conflitto ucraino. La posizione dell'Italia, dunque, si presenta come un elemento di discontinuità rispetto alle posizioni di altri paesi europei, aprendo un nuovo capitolo nella gestione del conflitto.

La Premier ha inoltre aggiunto che l'Italia continuerà a fornire "un importante contributo alla stabilità regionale attraverso azioni diplomatiche e aiuti umanitari". Questa dichiarazione sottolinea l'impegno italiano a sostenere l'Ucraina senza però compromettere la sicurezza del proprio Paese e la sua stabilità interna. L'attenzione si sposta ora sulle possibili conseguenze diplomatiche di questa decisione e sul futuro del sostegno italiano all'Ucraina. Seguiranno aggiornamenti.

(04-03-2025 04:45)