Governo italiano boccia invio truppe in Ucraina: Meloni contro Macron e Starmer

Meloni frena l'iniziativa franco-britannica: nessun soldato italiano in Ucraina

Giorgia Meloni ha ribadito con fermezza la posizione italiana sulla crisi ucraina, respingendo l'ipotesi di un invio di truppe italiane sul territorio. La Premier ha così affossato il piano congiunto proposto da Emmanuel Macron e Keir Starmer, che prevedeva un rafforzamento della presenza militare occidentale in Ucraina.

"L'Italia non invierà soldati in Ucraina", ha dichiarato Meloni in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, sottolineando l'impegno del governo italiano nel sostegno all'Ucraina attraverso aiuti umanitari e forniture di armi, ma ribadendo la netta contrarietà a un coinvolgimento militare diretto. La decisione, attesa ma comunque di forte impatto sulla scena internazionale, è stata motivata dalla Premier con la necessità di preservare la stabilità interna e di evitare un'escalation del conflitto.

La posizione di Meloni si discosta nettamente da quella di alcuni alleati europei, che sembrano propendere per un maggiore coinvolgimento militare diretto in Ucraina. La scelta italiana, però, rispecchia una linea politica coerente fin dall'inizio del conflitto, che privilegia un approccio cauto ed equilibrato, puntando sulla diplomazia e sul sostegno economico-umanitario, piuttosto che sull'invio di truppe.

Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. Il portavoce del governo francese ha espresso "disappunto" per la decisione italiana, mentre da Londra sono arrivate dichiarazioni più caute, che sottolineano comunque l'importanza della collaborazione tra alleati.

La scelta della Meloni, al di là delle implicazioni geopolitiche, apre un dibattito interno sulla strategia italiana in ambito internazionale e sulle priorità del governo in materia di sicurezza e difesa. In un contesto di crescente tensione globale, la posizione italiana si conferma come un punto di riferimento per i paesi europei che cercano un approccio più pragmatico ed attento alle ripercussioni interne di un eventuale coinvolgimento militare in Ucraina.

L'Italia, con questa decisione, conferma il suo ruolo di mediatore nella crisi, cercando di bilanciare il sostegno all'Ucraina con la necessità di evitare un'escalation del conflitto, che potrebbe avere conseguenze devastanti a livello globale. Il futuro delle relazioni tra Roma, Parigi e Londra sarà sicuramente influenzato da questa scelta, che rappresenta un chiaro segnale della volontà italiana di mantenere un profilo autonomo nella politica estera europea.

(04-03-2025 04:45)