Gli Oscar: ancora una volta, Hollywood si premia in famiglia

R50: Kezich e la notte degli Oscar del 1986 - "Witness" e un premio di famiglia

Cinquanta anni fa, la notte degli Oscar del 1986 si tingeva di un'atmosfera particolare, raccontata con la consueta eleganza e acume da Tullio Kezich sulle pagine di Repubblica. La vittoria di Witness - Il testimone per la Miglior Sceneggiatura Originale non era solo un trionfo per il film stesso, ma anche un evento familiare per Hollywood, come spesso accadeva.

Kezich, con la sua penna tagliente e mai banale, seppe cogliere l'essenza di quella serata, andando oltre la semplice cronaca dei premi. Immaginiamolo, seduto in qualche elegante sala stampa hollywoodiana, tra il brusio delle conversazioni e il profumo di champagne, a osservare con sguardo attento il susseguirsi delle premiazioni. Probabilmente annotando dettagli, sfumature, espressioni sui volti dei protagonisti. Dettagli che poi, con maestria, avrebbe trasformato in un racconto vivido e coinvolgente per i lettori di Repubblica.

Witness - Il testimone, un film che univa il dramma alla suspence, aveva già conquistato pubblico e critica. La sceneggiatura, raffinata e potente, era il cuore pulsante dell'opera. La sua vittoria, quindi, non fu una sorpresa, ma una conferma del talento e della sensibilità dei suoi autori. Kezich, sicuramente, avrà sottolineato l'importanza della trama, la forza dei dialoghi, la capacità del film di toccare temi profondi pur mantenendo un ritmo avvincente.

Quella notte, però, non fu solo il successo di Witness. Kezich, con la sua capacità di osservazione, avrà certamente descritto l'atmosfera generale della serata, i look delle star, i discorsi di accettazione, i momenti di tensione e quelli di gioia. Il suo resoconto sarà stato un affresco completo e vibrante della notte degli Oscar del 1986, un'esperienza che andava oltre i semplici elenchi di vincitori e vinti.

Ricordare oggi l'articolo di Kezich significa non solo celebrare il cinquantenario di quella serata, ma anche rendere omaggio allo stile unico e irripetibile di uno dei più grandi giornalisti italiani. Un'occasione per recuperare, magari, l'archivio storico di Repubblica e immergersi nella sua scrittura, per rivivere, grazie alla sua penna, l'emozione di quella notte magica.
Sarebbe affascinante scoprire come Kezich descrisse l'aspetto "familiare" di Hollywood, evidenziando eventuali legami tra i premiati o tra i candidati. Un aspetto sicuramente non trascurato dal suo sguardo acuto e penetrante.

Un articolo da ricercare, da leggere e da ricordare.

(03-03-2025 00:01)