Emissioni auto: l'UE concede tre anni di proroga sugli obiettivi CO2

Ue concede tre anni di respiro all'auto, ma l'allarme resta

L'accordo raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea concede un'estensione di tre anni per il raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni di CO2 per le autovetture nuove. Ma la sfida per il settore automobilistico rimane ardua, e gli ambientalisti esprimono forti preoccupazioni.

Bruxelles ha ufficialmente concesso una proroga, spostando al 2035 la scadenza per l'obiettivo di riduzione delle emissioni del 100%. Una decisione che, secondo le dichiarazioni ufficiali, mira a garantire una transizione più graduale e sostenibile verso la mobilità elettrica, tenendo conto delle difficoltà economiche e logistiche che il settore sta affrontando. La notizia è stata accolta con un misto di sollievo e preoccupazione.

"Dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati, ma la realtà è che la filiera non è ancora pronta per una transizione così rapida", ha dichiarato un alto funzionario della Commissione Europea, sottolineando l'importanza di un approccio pragmatico che tenga conto delle sfide tecnologiche e infrastrutturali. L'estensione, infatti, non rappresenta una rinuncia agli obiettivi climatici europei, ma piuttosto una rimodulazione dei tempi, perché l'obiettivo finale, quello della neutralità climatica al 2050, rimane fermo.

Tuttavia, le organizzazioni ambientaliste non nascondono la loro delusione. "Tre anni in più rappresentano un ritardo significativo nella lotta contro i cambiamenti climatici", ha affermato un portavoce di Greenpeace, invitando l'industria automobilistica ad accelerare gli investimenti nelle tecnologie a basse emissioni. L'organizzazione ambientalista ha inoltre sottolineato la necessità di un maggiore impegno da parte degli Stati membri nell'implementazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, fondamentali per una diffusione capillare delle auto a emissioni zero.

Il settore automobilistico, da parte sua, ha accolto positivamente la decisione, sottolineando le difficoltà oggettive nel raggiungere gli obiettivi iniziali in tempi così ristretti. "L'estensione fornisce un respiro vitale, ma la sfida rimane immensa", ha commentato un rappresentante dell'Associazione dei costruttori europei di automobili (ACEA). L'industria si impegna a intensificare gli investimenti nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la mobilità sostenibile, ma chiede al contempo un maggiore supporto da parte delle istituzioni europee.

La discussione, dunque, è lungi dall'essere conclusa. La proroga concessa rappresenta un compromesso necessario, ma pone l'accento sulla necessità di una maggiore sinergia tra istituzioni, industria e società civile per garantire una transizione ecologica effettivamente efficace e tempestiva. La strada verso la mobilità sostenibile è ancora lunga, e il tempo a disposizione per raggiungere gli obiettivi climatici è sempre più limitato. Il monitoraggio costante dei progressi e l'adattamento delle politiche in corso saranno cruciali per garantire il successo dell'iniziativa.

(03-03-2025 18:13)